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astensione obbligatoria e interdizione anticipata dal lavoro) il cui inizio si colloca nel 2010, devono essere utilizzate le seguenti
retribuzioni convenzionali orarie (circ. 37/2010):
- Euro 6,40 per le retribuzioni orarie effettive fino a Euro 7,22
- Euro 7,22 per le retribuzioni orarie effettive
superiori
a Euro 7,22
e fino
a Euro 8,81
- Euro 8,81 per le retribuzioni orarie effettive
superiori
a Euro 8,81
- Euro 4,65 per i rapporti di lavoro con orario superiore a 24 ore settimanali.
Lavoratori domestici somministrati congedo maternità/paternità 
(Msg. n. 5409 del 23.02.2010)
I lavoratori domestici somministrati (circ. 41/2006 punto 1) sono lavoratori dipendenti da aziende interinali ed utilizzati da un terzo
soggetto per effettuare prestazioni di lavoro domestico.
Per tali lavoratori il pagamento dell'indennità di maternità/paternità viene effettuato direttamente dall'INPS secondo i criteri e le modalità
di calcolo previste per la generalità dei lavoratori del settore domestico( D.P.R. 1403/71).
LAVORATRICI A DOMICILIO
circ. 17/82
La lavoratrice a
domicilio
ha diritto alla
astensione anticipata
 disposta dall’direzione provinciale el lavoro sezione ispettorato ­ circ.
164/2000 comma 4 - , ha diritto anche alla
flessibilità
circ. 164/2000 comma 6.
La lavoratrice a domicilio
ha diritto
all'indennità di maternità 
a condizione che
riconsegni al committente, prima dell'inizio del periodo
di astensione obbligatoria dal lavoro, tutte le merci ed il lavoro avuto in consegna anche se non ultimato.
Qualora sussistano piú rapporti di lavoro, il 
pagamento dell'indennità
 di maternità deve essere effettuato dal
datore di lavoro che
ha corrisposto la maggiore retribuzione
nel periodo o nel complesso dei periodi continuativi di commessa scaduti nel mese
precedente l'inizio dell'astensione obbligatoria.
Allo scopo di evitare l'eventuale erogazione di prestazioni indebite il datore di lavoro tenuto a corrispondere l'indennità, prima di far
luogo al pagamento, deve acquisire una dichiarazione della lavoratrice dalla quale risulti se la medesima è titolare o meno di rapporti di
lavoro con altre aziende committenti. In caso affermativo la lavoratrice è tenuta ad allegare alla dichiarazione, rilasciata al datore di
lavoro tenuto al pagamento della prestazione, le attestazioni delle altre aziende committenti dalle quali risulti che il lavoro affidato è
stato riconsegnato e ché non si procederà, durante il periodo di astensione obbligatoria, alla corresponsione della :indennità di
maternità.
L'INPS è tenuto al
pagamento diretto
 della indennità di maternità qualora la lavoratrice riconsegni, nel giorno immediatamente
precedente l'inizio dell'astensione obbligatoria, tutte le lavorazioni commesse ultimate. La lavoratrice è tenuta ad inviare allo stesso
INPS, oltre al certificato medico di gravidanza, una dichiarazione redatta dal committente dalla quale risulti che si è proceduto a
riconsegnare le commesse ultimate.
Per le lavoratrici a domicilio il termine di
conservazione del diritto
 all'indennità di maternità (60 giorni ) decorre dal giorno di
riconsegna della merce al committente.
La
retribuzione
 da prendere a base per il calcolo della indennità è costituita dal salario medio contrattuale giornaliero, vigente nella
provincia per i lavoratori interni, aventi qualifica operaia della stessa industria.
Per i settori di lavoro a domicilio per i quali non esistono corrispondenti industrie che occupano lavoratori interni, con apposito decreto
del Ministro per il lavoro e la previdenza sociale, sentitele organizzazioni sindacali interessate, si prenderà a riferimento il salario medio
contrattuale giornaliero vigente nella provincia per i lavoratori aventi qualifica operaia dell'industria che presenta maggiori caratteri di
affinità (art. 18, 3° comma, della legge).
LAVORATRICI DIPENDENTI DALLE IMPRESE DELLO STATO, DEGLI ENTI PUBBLICI E DEGLI
ENTI LOCALI PRIVATIZZATE
Con effetto dal 1° gennaio 2009 l’Istituto eroga le prestazioni economiche di maternità (congedo di maternità/paternità, congedo
parentale e riposi giornalieri “per allattamento” di cui al D.Lgs. 151/2001)  a tutti i lavoratori dipendenti, ivi compresi il personale con
qualifica dirigenziale, delle
imprese dello Stato, degli Enti Pubblici e degli Enti locali privatizzate e a capitale misto
, che sono
state interessate da processi di privatizzazione e che hanno continuato ad essere assoggettate ad un regime previdenziale di tipo
pubblicistico.
L'erogazione della prestazione avverrà a seguito del versamento dei contributi con l'aliquota prevista per tali prestazioni , aliquota che
comprende anche la contribuzione figurativa.(circ. 114 del 30.12.2008).
Sono
tenute al versamento
all'INPS della contribuzione per maternità :
le aziende di cui al Msg. 3352/2009 ;
le aziende contraddistinte dai codici di autorizzazione 8G e/o 8H,8S,8Y (Msg.n. 5730/2009)
quelle inquadrate nel settore "Enti"-2.01.01 e 2.01.02 con codice autorizzazione OV (Msg.n. 5730/2009).
I dipendenti di dette  Aziende  devono dal 01 gennaio 2009, presentare regolare domanda di indennità per congedo di maternità
secondo le modalità previste per i lavoratori dipendenti già assicurati all'INPS per la stessa prestazione.
Documento generato il 24/07/2011 - Ora. 12.17
Titolo: Congedo per maternità alle lavoratrici dipendenti
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