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Potrebbe arrivare anche in Italia la CLASS
ACTION, ovvero la possibilità per i
consumatori di partecipare a cause
collettive contro società fornitrici di beni e
servizi.
Infatti, nell’iter parlamentare di definizione
della finanziaria 2008 peraltro tuttora in
corso, è stato approvato un emendamento
che introduce la
“disciplina dell’azione
collettiva risarcitoria a tutela dei
consumatori”
.
Le nuove disposizioni
entreranno in vigore trascorsi sei mesi
dall’entrata in vigore della legge.
La
CLASS ACTION
potrà essere attuata dalle
Associazioni dei consumatori presenti nel
Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti
(CNCU) ma anche da parte di altre Associazioni
di consumatori, investitori e altri soggetti
portatori di interessi collettivi legittimati. Se,
durante l’iter parlamentare in corso, sarà
approvata definitivamente la legge in discussione,
la platea dei soggetti legittimati a ricorrere sarà
più ampia, per consentire, ad esempio,
cause
collettive
per
eventuali
danneggiamenti
ambientali o violazioni plurime di diritti da parte
delle Aziende .
L’AVVIO DELLA CAUSA COLLETTIVA HA EFFETTI IMMEDIATI:
?
si interrompono i termini di prescrizioni delle altre cause avviate
individualmente dai consumatori;
?
sarà il giudice a stabilire se l’impresa va condannata, inoltre il
giudice fisserà le modalità per stabilire gli importi dovuti e la
procedura per attribuire il rimborso ad ogni singolo cittadino;
?
le spese legali ricadranno sulla società condannata, anche se
soccombente solo parzialmente, l’importo dovuto non dovrà però
superare il 10% del valore della controversia.
Ricordiamo che si sta ancora parlando di un Disegno di Legge e che quindi le disposizioni succitate potranno subire
variazioni. Comunque, la “versione italiana” della
CLASS ACTION
delineatasi finora, rappresenta uno strumento
estremamente debole e non esaustivo rispetto all’analoga legislazione in materia già vigente in altri Paesi.