Pagina 38 - Il Punto Su...Le Dita! _ok3

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Il datore di lavoro responsabile della condizione lavorativa stressante a cui
ha sottoposto il suo dipendente, può essere chiamato a risarcire il danno
derivante dall’incidente occorso al lavoratore a causa dello stress.
La Suprema Corte ha rilevato che incombe al lavoratore che lamenti di
aver subito - a causa dell’attività lavorativa svolta - un danno alla salute,
l’onere di provare l’esistenza di tale danno, la nocività delle condizioni di
lavoro e il nesso causale tra questi elementi. Una volta provate tali
circostanze, grava sul datore di lavoro l’onere di avere adottato tutte le
cautele necessarie ad impedire il verificarsi del danno ovvero che il danno
lamentato dal dipendente non è ricollegabile all’inosservanza di tali
obblighi.
D
I RECENTE
,
SULL
ARGOMENTO SONO INTERVENUTE
,
INOLTRE
,
NUOVE DISPOSIZIONI DI LEGGE
E NUOVI ACCORDI CHE COINVOLGONO ANCHE LE PARTI SINDACALI
.
L’art. 28, comma 1, del decreto legislativo n. 81 del 2008, prevede che la valutazione dei rischi coinvolga tutti i
rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, compresi quelli collegati allo stress lavoro-correlato.
Per definire i rischi collegati allo stress lavorativo, il Legislatore guarda all’Europa, richiamando espressamente
l’Accordo Europeo sullo stress sul lavoro dell’8 ottobre 2004, recepito il 9 giugno 2008 dalle Organizzazioni di
Rappresentanza delle imprese e dalle Organizzazioni Sindacali.
L’obiettivo dell’Accordo è, appunto, quello di definire un modello che consenta di individuare, prevenire e
gestire i problemi legati allo stress lavoro-correlato.
Considerare il problema dello stress sul lavoro può voler dire una maggiore efficienza e un deciso
miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro, con conseguenti benefici economici e sociali per
le aziende, i lavoratori e la società nel suo insieme.
Nell’Accordo, lo stress viene definito come uno stato che si accompagna a malessere e disfunzioni fisiche,
psicologiche o sociali e che consegue dal fatto che le persone non si sentono in grado di superare i gap rispetto
alle richieste o alle attese nei loro confronti.
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