In passato abbiamo più volte rappresentato alla Capogruppo tutta una serie di criticità riconducibili ad azioni improprie di pressioni commerciali non in linea con la vigente normativa e gli Accordi sindacali di Gruppo.
Oggi registriamo, nei diversi territori dove opera il Gruppo, una “recrudescenza” di tali criticità che si concretizzano nell’invio ai Colleghi della Rete di mail dai toni perlomeno discutibili, nella predisposizione di pseudo-gare tra Filiali e tra Gestori, nell’assegnazione di budget anche individuali abnormi, nella diffusione di classifiche comparative.
Altro recente esempio: uno zelante Direttore Territoriale dal nome mitologico (probabilmente si ritiene un DIO in terra) in una recente riunione commerciale pare abbia fatto recitare, ai Colleghi in coro, il nuovo mantra (?) di UBI << NOI SIAMO I NOSTRI NUMERI !!! >>
Questo stato di cose ingenera forte preoccupazione e stress tra i Colleghi.
Invitiamo i vertici di UBI, interessati a “fare Banca per bene”, ad individuare e richiamare i responsabili di tali azioni al fine di rimuovere immediatamente gli “odiosi” comportamenti che violano la normativa vigente e IL PROTOCOLLO DI INTESA SINDACALE SOTTOSCRITTO A LIVELLO DI GRUPPO IN DATA 26 NOVEMBRE 2010.
Invieremo all’azienda lettera formale chiedendo che, in occasione del prossimo incontro del 22 febbraio, ci sia data comunicazione degli interventi attuati per scoraggiare fantasiose quanto vessatorie iniziative di “capi e capetti”, evidentemente affetti da delirio di onnipotenza.
A maggior ragione in questo momento di forte cambiamento, i Colleghi tutti necessitano di lavorare in un clima sereno, costruttivo e collaborativo!
Se mai ce ne fosse bisogno, ai Colleghi diciamo di continuare a lavorare ignorando pressioni, minacce, ricatti, e RISPETTANDO ALLA LETTERA E CON LA MASSIMA ATTENZIONE LA NORMATIVA INTERNA ED ESTERNA ALLA BANCA, IVI INCLUSA QUELLA RELATIVA AL COLLOCAMENTO DEI PRODOTTI FINANZIARI.
In data 8 febbraio 2017 è stato stipulato, tra le OO. SS. e l’ABI, un significativo e importantissimo Accordo nazionale sulle “politiche commerciali e l’organizzazione del lavoro” che, al capitolo “comunicazione interna, monitoraggio e analisi dei dati commerciali”, prevede, tra le altre intese, che: “le comunicazioni aziendali siano improntate al rispetto della normativa vigente, senza messaggi che possano risultare fuorvianti o vessatori nei confronti dei Lavoratori e lesivi della loro dignità e professionalità”.
Nel Gruppo UBI, considerata l’esistenza di specifico Accordo in materia di politiche commerciali, chiederemo all’Azienda di attivare, il prima possibile, un tavolo di confronto per valutare la necessità di addivenire ad un raccordo tra le intese già raggiunte in data 26 novembre 2010 e quelle sottoscritte in ambito nazionale lo scorso 8 febbraio 2017.