“Sarebbe gravissimo se i rumors relativi al nuovo piano industriale di Unicredit fossero confermati. Unisin considera inaccettabile un progetto in cui oltre il 20% della forza lavoro del gruppo oggi presente in Italia è considerata come esubero e quindi da eliminare dal processo produttivo”. Così il Segretario Generale di Unisin Confsal Emilio Contrasto a proposito delle indiscrezioni secondo le quali Unicredit starebbe pensando di tagliare 10.000 posti di lavoro e di ridurre del 10% i propri costi operativi nell’ambito del nuovo piano strategico che sarà presentato a dicembre. “Il sindacato unitariamente saprà dare una risposta chiara ed inequivocabile rispetto ad una eventualità di tal specie”, prosegue Contrasto secondo il quale “è arrivato il momento di dire ‘basta!’”. “Le banche imparino a fare profitti attraverso lo sviluppo delle attività ed il supporto a imprese, famiglie e territori – prosegue il Segretario Generale di Unisin Confsal – e la smettano di mandare a casa coloro che invece quotidianamente si impegnano affinché gli istituti possano operare e che hanno consentito anche nel recente passato, a costo di pesanti sacrifici, il superamento della grande crisi finanziaria degli ultimi anni”.
FONTE: UNITASINDACALE.IT