Com’è noto con il D.L. 9 agosto 2022, n.115 (Aiuti bis) la soglia defiscalizzata dei fringe benefit passa da 258,23 a 600 euro.
I fringe benefit sono quei beni e servizi erogati dalla Banca nell’ambito del welfare aziendale che rientrano nell’art. 51 del TUIR e che godono di agevolazioni fiscali, ad esempio:
– Buoni carburante e buoni spesa (voucher)
– Interessi su mutui e prestiti a tasso agevolato
– Foresterie e auto aziendali…
Il rialzo del tasso BCE di questi ultimi mesi comporta che in caso di finanziamenti erogati ai dipendenti a tassi inferiori al MRO, venga assoggettata a trattenuta previdenziale e fiscale la metà della differenza fra gli interessi pagati e quelli calcolati in base al MRO.
La peculiarità del suddetto decreto è che tra i fringe benefit per l’anno 2022 possono rientrare anche le somme erogate o rimborsate ai lavoratori dipendenti per il pagamento dell’energia elettrica, del gas e dell’acqua.
In questi mesi abbiamo sollecitato più volte l’Azienda affinché si attivasse con l’Agenzia delle Entrate perché anche la liberalità di 500 euro erogata da ISP il 9 settembre potesse rientrare nelle agevolazioni previste dal decreto: ieri l’Azienda ha confermato che a breve pubblicherà le istruzioni operative per consentire ai Colleghi, tramite la presentazione di un’autocertificazione relativa alle proprie spese delle bollette luce/gas/acqua, di beneficiare delle agevolazioni fiscali.
L’Agenzia delle Entrate ha però confermato in una sua recente circolare che, in caso di superamento della soglia di 600 euro annui di fringe benefit, la tassazione ordinaria sarà applicata sull’intera somma.
Sulla base di quanto sopra si potranno determinare impatti negativi nel cedolino di dicembre (conguaglio), pertanto consigliamo a tutti i colleghi che hanno stipulato mutui agevolati a tassi notevolmente inferiori agli attuali tassi BCE di prestare molta attenzione nella fruizione dei beni e di tutti i voucher e servizi che rientrano nell’Art. 51 comma 3.
Ricordiamo invece che non ci sono impatti fiscali per i rimborsi delle spese effettuate tramite il Conto Sociale e la Gestione Premi Welfare ex UBI.
Abbiamo sollecitato la banca affinche chiarisca quanto prima la situazione per permettere ai colleghi una scelta consapevole valorizzando le opportunità messe a disposizione dalla fiscalità.
Abbiamo inoltre chiesto di prorogare oltre il 30 novembre la chiusura della procedura “gestione premi welfare ex Ubi”.
Le recenti notizie relative al dl “Aiuti Quater” riportano che il limite per i fringe benefit nel 2022 passerebbe da 600 a 3.000 euro, ciò potrebbe apportare ulteriori benefici a favore dei lavoratori.
Sarà nostra cura aggiornarvi.