In data odierna è proseguito il confronto negoziale per l’integrazione del Gruppo UBI in ISP.
In apertura dei lavori le OO.SS. hanno evidenziato l’esigenza di affrontare sia i temi di armonizzazione che di rinnovo del Contratto di Secondo Livello ISP in scadenza al 31 dicembre 2021 in un’ottica di miglioramento complessivo della normativa esistente per i lavoratori del Gruppo.
È indispensabile, a fronte di tale ambizioso obiettivo, un clima meno pesante. Continuiamo invece a registrare tensioni sulla Rete derivanti da pressioni commerciali eccessive, come testimoniano le numerose denunce delle nostre rappresentanze sui Territori.
In tal senso, occorrerà affrontare prioritariamente, entro il 12 aprile, alcuni temi collegati alla procedura di integrazione in modo tale da garantire uniformità di trattamento a tutte le colleghe ed i colleghi del Gruppo. In particolare:
- Politiche commerciali;
- Orario di lavoro;
- Part Time;
- Conciliazione Tempi di Vita e di Lavoro (permessi, congedi parentali, agevolazioni legge 104, ecc.);
- Borse di studio;
- Buoni Pasto;
- Contributi monoreddito;
- Contributo familiare disabile;
- Mobilità;
- Ruoli e percorsi professionali;
- Premio Variabile di Risultato;
- Condizioni agevolate.
Successivamente alla fusione, andranno affrontati temi complessi, quali l’assistenza sanitaria e la previdenza complementare, che necessitano di tempi di confronto più lunghi.
L’armonizzazione dovrà realizzare la migliore sintesi tra le diverse normative previste nei due Gruppi.
Le Organizzazioni Sindacali hanno comunicato all’Azienda che, al termine del percorso, sottoporranno gli Accordi al vaglio delle lavoratrici e dei lavoratori di tutto il Gruppo.
L’Azienda ha dichiarato la sua condivisione dell’impostazione del percorso e, per quanto concerne le pressioni commerciali, la disponibilità ad affrontare al tavolo fin da subito la questione.
Per le OO.SS. resta comunque improcrastinabile un intervento aziendale che faccia cessare le attuali gravi pressioni commerciali sui colleghi.
A partire dalla settimana prossima, la trattativa entrerà nel merito.
VARIE
L’Azienda, a completamento del piano industriale 2018-2021, ha comunicato ulteriori interventi di razionalizzazione che, in tre successive finestre da giugno a fine anno, prevedono la chiusura, l’accorpamento o la remotizzazione (in attesa di accorpamento) di circa 500 filiali. Abbiamo espresso più volte in passato la nostra contrarietà ad un processo di desertificazione dei Territori che priverà di sportello bancario molti cittadini.
Nell’ottica della più volte sollecitata prevenzione e gestione del rischio pandemico, l’Azienda ha comunicato che, in tutti gli ingressi aperti alla clientela delle filiali, verranno installati termoscanner a piantana per la misurazione della temperatura corporea. L’ingresso sarà subordinato all’esito della rilevazione. Verrà installata apposita cartellonistica all’ingresso delle filiali.