Roma, 27 lug. (askanews) – “Prendiamo atto con preoccupazione della scelta di Ubi che, differentemente dal passato e dalla lettera di intenti formalizzata con la sottoscrizione dell’ultimo piano industriale, al fine di dare esito alle assurde prescrizioni della Bce circa il numero complessivo di dipendenti del Gruppo post incorporazione delle ex CariChieti, Banca Marche e Etruria, decide di percorrere la strada della esternalizzazione di attività e dipendenti anziché coinvolgere il sindacato per individuare possibili percorsi alternativi”. Così Valerio Fabi, delegato nazionale Unisin-Confsa, a proposito dell’intenzione annunciata da Ubi Banca di esternalizzare attività non core che coinvolgono circa 100 dipendenti di Ubiss.
“Percorreremo ogni strada possibile per la tutela delle Lavoratrici e dei Lavoratori coinvolti”, conclude il sindacalista.