Nei giorni scorsi si è tenuta alla presenza dei referenti aziendali – Relazioni Industriali Capogreco, Risorse Umane Mancini e Iannaccone, Direzione Commerciale Retail Mastria, Immobili Rainone e Sicurezza Spada – la prima Trimestrale dell’Area Calabria dall’ingresso di Ubi Banca in Intesa Sanpaolo.
All’esposizione aziendale dei dati relativi agli organici dell’Area, è seguita una disamina della situazione commerciale. Da questa è emerso, in modo evidente, come i risultati positivi siano il frutto della professionalità e dell’impegno dei colleghi dell’Area che non si sono risparmiati, nonostante le indiscutibili difficoltà del periodo (emergenza pandemia, mancanza adeguata formazione per ex UBI, disfunzioni organizzative, carenza di risorse, etc.).
Molte sono state le segnalazioni da parte Sindacale:
– La necessità di assunzioni in un territorio come la Calabria è un problema che non può ritenersi risolto con le annunciate 10 risorse in più.
– La formazione dei Colleghi ex Ubi non può ritenersi terminata. Così come non si può pretendere che questi Colleghi siano immediatamente operativi su tutto, non si può chiedere agli addestratori di essere contemporaneamente pronti a raggiungere obiettivi commerciali, tutt’altro che semplici, e magari subire anche pressioni – vedi telefonate inevase, frequenti riunioni, richieste continue di vendita di prodotti e di reportistica di produzione.
– Deve essere chiaro che i problemi di struttura, archivi e sicurezza, conseguenti all’accorpamento delle filiali, sono di esclusiva competenza aziendale che ne assume la totale responsabilità. Le eventuali criticità conseguenti alla non adeguata conservazione della documentazione contrattuale non possono rappresentare un problema per i lavoratori.
– Particolare attenzione, in questa fase, deve esserci in relazione alla mobilità di tutto quel personale che, in ragione delle chiusure delle filiali, si troverà senza posto; così come attenzione ci vorrà a non disperdere competenze e professionalità maturate nel tempo. Vigileremo sull’impatto che avrà il modello distributivo incombente (verifica delle modalità di utilizzo dello smart working) in relazione agli accorpamenti attuali e futuri delle filiali.
– Sui problemi strutturali rilevati e segnalati su varie filiali legati alla mancanza delle aree SAFE, non ci accontenteremo delle rassicurazioni ricevute dal referente della Sicurezza e vigileremo affinché le problematiche evidenziate trovino adeguata soluzione.
– Attendiamo ragguagli in merito allo spostamento di 85 colleghi operanti su Cosenza viale Crati che saranno collocati in via Salvemini presumibilmente alla fine del mese di novembre e per i quali siamo certi si stiano preparando gli uffici seguendo tutti i canoni di sicurezza previsti dalle normative vigenti in materia.
– Abbiamo segnalato le carenze di organico, tra i colleghi addetti ai Crediti, dovuti a mancanza di turnover a seguito di esodi e pensionamenti avvenuti e che avverranno a breve negli uffici.
– La formazione che viene somministrata su Apprendo è relativa spesso ad argomenti e procedure abbastanza lontani dalla operatività di filiale e di direzione territoriale. Ferme restando le previsioni del Modello 231, si potrebbe razionalizzare la formazione obbligatoria privilegiando temi effettivamente attinenti al nostro lavoro.
– L’Azienda deve tenere nella medesima considerazione tanto il raggiungimento degli obiettivi commerciali (spesso troppi ambiziosi), quanto la giusta definizione di congrui carichi di lavoro in modo da consentire ai lavoratori il rigoroso rispetto della normativa con particolare attenzione all’antiriciclaggio.
La riunione si è svolta in un clima sereno con una interlocuzione chiara e corretta tra le parti; anche se non ci accontenteremo delle disponibilità manifestate e le andremo a verificare nel tempo. Con l’occasione, ricordiamo alla Banca che se si vuole continuare a ritenere la Calabria – in ogni Accordo – zona disagiata, bisognerà agire in coerenza e consequenzialità.