…e per questo dichiarava di essere “uomo di mondo”. Vedremo se il trasferimento della sede della MAT renderà adeguatamente consapevoli di una realtà che attualmente risulterebbe (almeno all’apparenza) assai poco nota.
Nella giornata di giovedì 12 aprile 2018, presso i locali ormai quasi completamente ristrutturati di via Roma a Cuneo, futura sede della Mat NO, le scriventi Organizzazioni sindacali hanno incontrato il Direttore della MAT, Marco Nava, la Responsabile delle Risorse umane della MAT, Serena Alessio e il Responsabile delle Relazioni Sindacali di Gruppo, Andrea Merenda.
L’incontro – il primo tra le OO.SS. e i vertici della MAT dalla sua creazione – è stato organizzato per fare ufficialmente la conoscenza del Responsabile della MAT, ma ha rappresentato soprattutto l’occasione per il Sindacato per denunciare il clima pesante in cui operano quotidianamente i Lavoratori della Macroarea.
Il dott. Nava, nel corso della sua presentazione, ha:
– dichiarato i “principi” su cui afferma basarsi il suo operato: raggiungimento dei budget, rispetto delle regole, rispetto dei Lavoratori, rispetto dei clienti;
– definito il budget come necessaria leva operativa: i livelli stabiliti per il 2018 sono da parte sua giudicati “sfidanti”, ma “alla portata”, vanno raggiunti nel pieno rispetto delle normative (“Mifid Compliance” per il collocamento di prodotti finanziari), nel rispetto dei Lavoratori, con un atteggiamento educato e collaborativo da parte dei responsabili commerciali, nel rispetto delle esigenze della clientela;
– espresso soddisfazione per i positivi risultati commerciali 2017 della MAT NORD OVEST, grazie soprattutto all’impegno di tutti i Lavoratori.
Pur apprendendo con soddisfazione dei positivi risultati del 2017, le OO.SS. non hanno potuto non evidenziare l’abissale distanza tra le dichiarazioni d’intento espressi dal dott. Nava, e la desolante realtà vissuta dai Lavoratori.
Abbiamo evidenziato come l’unico “must” nella Rete – ad ogni livello: retail, corporate, private – sia “vendere, vendere vendere, sempre comunque e ad ogni costo”. Tutto ciò senza considerazione alcuna per i “danni collaterali” come la salute dei Lavoratori, il mancato rispetto dei Lavoratori, il “mancato rispetto del corretto agire”.
Impossibile, a nostro avviso, ignorare che la realtà quotidiana è fatta di telefonate di sollecito ripetute ed ossessive, di frequenti e “tetre” riunioni, di poco rispetto e di tante minacce; troppi i Lavoratori delusi, sconfortati, sempre più con problemi seri di salute che originano proprio dal clima aziendale e dal conseguente stress lavoro correlato.
Già uno studio dell’Università di Padova sul clima in UBI aveva evidenziato che in BRE la situazione era più deteriorata rispetto al resto del Gruppo, ora la situazione appare ulteriormente peggiorata.
Le OO.SS. UBI stanno lavorando per un nuovo accordo sul clima e per impostare regole che finalmente dovranno essere delineate in modo preciso e osservate in modo fedele e sostanziale.
Nelle more della definizione di tale accordo, è stato caldamente richiesto al dott. Nava di intervenire ove queste condotte non più tollerabili sono sistematicamente messe in atto, a partire dal comportamento di chi, in una recente riunione, ha deliberatamente smentito le parole di “elogio” dallo stesso Nava pronunciate nei confronti di tutto il personale per i buoni risultati raggiunti nel 1° trimestre dalla MAT, pochi minuti dopo che queste considerazioni, di riconoscimento e apprezzamento, erano state espresse!
Il dott. Nava ha diligentemente preso nota, impegnandosi in una prossima riunione con DT e Sales a richiamare nei ranghi le “schegge impazzite”…
Valuteremo i risultati del suo intervento e come diceva Totò (che non per nulla aveva fatto il militare a Cuneo) capiremo se “la classe non è acqua”.