L’accordo sottoscritto in data 11 dicembre 2016 disciplina, tra l’altro, le agevolazioni creditizie per i dipendenti e prevede che le nuove condizioni vengano applicate al Personale entro la fine del primo semestre del 2017.
Nella giornata di martedì 18 luglio l’azienda ha diffuso la Circolare di Gruppo n. 373 e il relativo quaderno normativo “Finanziamenti per il personale dipendente Ubi banca, UBI S.S. ed aziende controllate”, in ritardo rispetto agli impegni assunti.
Siamo consapevoli delle difficoltà e dello sforzo organizzativo che il Gruppo sta sostenendo in questo periodo, pertanto non vogliamo strumentalizzare questo ritardo, che si aggiunge ai 5 mesi di attesa per la Circolare relativa alle condizioni di Conto corrente dei dipendenti, ma stigmatizziamo l’impropria e unilaterale scelta dell’azienda di modificare, peggiorando, alcune previsioni già in vigore.
Nello specifico l’azienda ha deliberatamente scelto di applicare un valore ipotecario che sarà, per ora, pari al 200% dell’importo mutuato, a fronte di previgenti normative aziendali più favorevoli.
Inoltre l’azienda ha inserito una clausola di risoluzione del mutuo in caso di cessazione del rapporto di lavoro (esclusa la quiescenza), che giudichiamo illegittima poiché la stessa azienda ha dichiarato in più sedi che l’erogazione del mutuo è soggetta esclusivamente al merito creditizio. In tal caso la clausola potrebbe comportare solamente la rinegoziazione delle condizioni adeguandole a quelle applicate alla clientela ordinaria.
Inoltre, a differenza di quanto previsto dall’accordo in essere che garantisce a tutti i colleghi, che hanno “contratto” un mutuo a tasso variabile, la possibilità (per una volta nell’arco di durata del finanziamento) di passare al tasso fisso con uno spread IRS + 0,50%, l’azienda ci ha comunicato che sino a fine anno, di fatto, “Non sarà pronto il relativo prodotto”, pertanto questa possibilità verrà posticipata nel tempo con il rischio potenziale per i colleghi interessati di subire una penalizzazione economica anche consistente.
Con senso di responsabilità e consapevoli degli impegni della macchina organizzativa di UBI, siamo disponibili a concedere all’azienda il tempo necessario per la predisposizione delle procedure necessarie, SOLO a condizione che in caso di aumento dei parametri di riferimento, venga applicato il tasso che sarebbe spettato, come previsto all’art.3.9 dell’accordo, entro il primo semestre 2017. Bergamo, 20 luglio 2017.