“Le proposte presentate oggi dall’ABI sono irricevibili in quanto del tutto insufficienti a soddisfare le aspettative dei lavoratori bancari espresse nella piattaforma sindacale approvata dal 99% dei colleghi. Quella che è stata presentata oggi da ABI è una vera e propria contro-piattaforma provocatoria che, su alcuni punti, contiene addirittura degli arretramenti”, afferma Emilio Contrasto, Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL – Unità Sindacale Falcri / Silcea / Sinfub, al termine dell’incontro odierno tra Sindacati e ABI, sul rinnovo del CCNL del credito.
Secondo Contrasto, dunque, “le posizioni tra le parti sono, allo stato, incompatibili. Le Banche devono rimodulare le loro proposte e rispondere a tutti i punti presenti sulla piattaforma, ivi compresa la parte economica, altrimenti la rottura sarà inevitabile e la vertenza si sposterà nelle piazze e sui Gruppi con il blocco di tutte le trattative”.
“Ancora il tema del diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro in caso di licenziamenti dichiarati illegittimi dal giudice – attacca il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL – posto con forza dalle Organizzazioni Sindacali per riparare allo scempio fatto da vari Governi con la Riforma dell’art. 18 ad opera della Legge 92/2012 e con il Jobs Act, non viene affrontato dai banchieri e questo non è tollerabile. Inoltre, registriamo inaccettabili passi indietro su temi centrali come applicabilità e ruolo del Contratto Nazionale, mobilità, inquadramenti e declaratorie professionali”.
Secondo Contrasto, “la centralità del CCNL rappresenta un valore non negoziabile che garantisce anche il ruolo della contrattazione di secondo livello e non può essere, come invece vorrebbero i banchieri, subordinato ad essa”.
“La categoria è pronta alla mobilitazione, partendo dal blocco di tutte le trattative dei vari piani industriali, e la voce dei bancari si sentirà forte e chiara se non riscontreremo un deciso cambio di rotta da parte di ABI ed un accoglimento delle nostre istanze, già dal prossimo incontro del 5 novembre” chiude Contrasto, che ricorda anche come “è sempre più evidente che i destini di bancari e clienti sono legati tra loro e che la sensibilizzazione e la solidarietà dell’opinione pubblica e della clientela, che oramai, dopo i tanti casi di cattiva gestione, comprende bene la differenza tra banchieri e bancari, saranno centrali nelle nostre iniziative di lotta”.
Infine, Contrasto esprime “comunque apprezzamento per la disponibilità di ABI a recepire il nostro invito alla sottoscrizione di un accordo, che impegni le banche a favore delle donne vittime di violenza di genere e che si trovino in difficoltà economica, per sospendere il pagamento della quota capitale delle rate dei mutui e/o prestiti e allungare la scadenza dei finanziamenti”.