“Approfondiremo i temi illustrati oggi da ABI e sui quali i banchieri ci hanno consegnato una prima serie dei documenti richiesti e predisporremo le risposte del Sindacato unitariamente rispetto alle proposte oggi ricevute, ma appare già evidente che la strada è ancora lunga ed il percorso resta in salita e pieno di ostacoli” afferma Emilio Contrasto, Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL – Unità Sindacale Falcri / Silcea / Sinfub, al termine del nuovo incontro svoltosi oggi tra Sindacati e ABI, sul rinnovo del CCNL del credito.
“Abbiamo intenzione di scoprire tutte le carte e per questo siamo disponibili ad un serrato calendario di incontri, anche procedendo ad oltranza, ma l’accordo si trova quando entrambe le Parti si ritengono soddisfatte” spiega Contrasto, che aggiunge: “i Sindacati sono compatti e determinati e non intendiamo subire le pressioni e la fretta dei banchieri per l’avvicinarsi della fine dell’anno, dopo che per mesi hanno tergiversato”.
“Su alcuni capitoli – tutele, diritti, welfare, conciliazione vita-lavoro – c’è un significativo avvicinamento dell’ABI alle nostre posizioni, ma su altri – incrementi salariali, mobilità, inquadramenti, diritto alla reintegrazione in caso di licenziamento illegittimo – siamo sempre molto distanti” afferma il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL.
“Poi ci sono problemi di metodo: da tempo chiediamo una serie di dati e maggiore trasparenza, ma l’ABI latita – conclude Contrasto – e la trattativa rischia di precipitare. Noi agiremo con senso di responsabilità ma non retrocediamo rispetto alle legittime rivendicazioni della categoria. Peraltro, appare quantomeno curioso che proprio oggi venga reso noto uno studio di una nota società di consulenza che propone come ricetta per il settore bancario italiano decine di migliaia di nuovi esuberi (da 70mila a 140mila) per recuperare redditività. Come Sindacati respingiamo con forza tali teoremi e ci aspettiamo che l’ABI prenda nettamente le distanze da simili posizioni a tutela dell’intero Settore”.