Ci viene indicato da colleghi riconducibili alle varie Direzioni Territoriali di Roma che alcune pratiche di stimolo all’attivita’ commerciale sono accompagnate da pressioni e metodi non adeguati alle “normali” metodologie di confronto lavorativo, tantomeno opportuni nell’attuale contesto socio-temporale.
Riteniamo necessario ribadire la centralita’, su tale argomento, dell’accordo sottoscritto in ABI 1’8 Febbraio 2017, ripreso dall’accordo siglato nel gruppo UBI in data 7.12.2018 nel quale, tra gli altri, vengono ribaditi i principi del “favorire politiche commerciali responsabili e sostenibili … una organizzazione del lavoro trasparente … individuare principi e valori che risultino di indirizzo per il miglioramento del clima lavorativo”.
L’emergenza sanitaria Covid 19, che dalla fine del mese di Febbraio u.s. ha colpito l’intero Paese non puo’ essere ignorata, ne’ puo’ essere sottaciuto l’impegno e la abnegazione di tutti i colleghi che hanno consentito, in mezzo a crescenti difficolta’ operative e evidenti rischi sanitari, di garantire il normale svolgimento di tutti i servizi bancari. Riteniamo poco rispettoso nei loro confronti pretendere di recuperare gli obiettivi commerciali di Marzo e Aprile, addossando ad essi, e solo a loro, la responsabilita’ del mancato raggiungimento, cosi come riteniamo OFFENSIVE alcune considerazioni espresse nelle, forse, troppo reiterate call periodiche da parte di alcune Direzioni Territoriali .
Siamo ancora in una fase di emergenza, seppur attenuata rispetto ai picchi di Marzo e Aprile, e auspichiamo, proprio per centrare gli obiettivi che abbiamo tutti a cuore, come in questo particolare periodo le disposizioni aziendali debbano essere CHIARE E PRECISE, soprattutto in merito alle interpretazioni del cd “decreto liquidità”, e che tutto il lavoro svolto venga considerato e preso in esame ai fini degli obiettivi di filiale, senza distinzione tra “lavori di serie A e lavori di serie B”.
I provvedimenti delle autorita’ competenti in materia di prevenzione del contagio e le linee guida e le istruzioni operative emanate dal gruppo Ubi rappresentano i confini dai quali non si puo’ assolutamente derogare nello svolgimento della attivita’ lavorativa.
Nel ribadire che l’azienda è tenuta a vigilare e verificare eventuali comportamenti non conformi agli accordi in essere da parte dei soggetti che ricoprono posizioni di responsabilità organizzativa, invitiamo questi ultimi – dal responsabile della MAT LTU a scendere fino a tutte le filiere organizzative – ad attenersi ai sopra menzionati accordi ed invitiamo tutti i colleghi dei nostri territori a comunicare con le organizzazioni sindacali al fine di favorire un clima lavorativo sempre migliore tesa a valorizzare ruolo centrale delle risorse umane.