UBI Banca ha annunciato l’aggiornamento del Piano Industriale 2016/2020, resosi necessario dopo l’annuncio ufficiale dell’acquisizione delle tre “bridge banks” (Banca Etruria, Banca Marche e Carichieti).
Tra le numerose manovre indicate, rispetto al piano UBI presentato nel giugno 2016, vengono ulteriormente abbattute le spese per il personale, incrementando il totale degli esuberi da 2.700 a ben circa 4.000 in corso di piano.
“Ancora una volta – afferma il segretario generale di UNISIN, Emilio Contrasto – viene chiesto un grande sacrificio alle lavoratrici ed ai lavoratori, che si troveranno ad affrontare, con organici ulteriormente ridotti, le importanti sfide organizzative connesse da un lato agli obiettivi di piano industriale e dall’altro all’inserimento nel Gruppo UBI delle tre nuove banche. E’ indispensabile che venga sempre rispettato il criterio della volontarietà nelle diverse soluzioni che saranno proposte ai Lavoratori. Questo aspetto sarà fondamentale per la definizione dei necessari accordi con le parti sociali”.
“Si preannuncia un percorso complesso e articolato, che potrà essere superato solo attraverso la conferma della tradizione di buoni rapporti industriali che fin qui ha caratterizzato il Gruppo UBI, perché – conclude Contrasto – senza tenere nella dovuta considerazione i diritti dei Lavoratori e non garantendo il coinvolgimento degli stessi, ogni obiettivo di piano industriale diventa una chimera”.