Dopo la pausa estiva è ripreso il confronto sul Piano Industriale, con un primo incontro che è avvenuto alla luce degli intervenuti cambiamenti nell’ambito delle relazioni sindacali di Gruppo: la riunificazione del tavolo sindacale.
A fronte di un contesto mutato e sempre più complesso, abbiamo deciso di ricomporre il tavolo per rafforzare la posizione dei lavoratori, avendo ritrovato unitarietà d’intenti, con l’obiettivo di mettere a fattore comune idee, energia e forza.
La ripresa delle relazioni unitarie è un segnale di grande rilievo per la tutela dei lavoratori del Gruppo UBI, che si trova ad affrontare una fase di profonda ristrutturazione.
L ’unità sindacale raggiunta dalle nostre Organizzazioni è avvenuta dopo un confronto sereno, leale, trasparente, che si basa principalmente su:
– condivisione degli accordi raggiunti
– condivisione delle analisi sul settore bancario e dei fondamentali che lo caratterizzano
– condivisione dei principi che dovranno guidare la procedura di confronto del Piano Industriale
Il passaggio da “Popolare” a SpA e la presentazione di un Piano Industriale che, tra l’altro, supera il modello federale, mettendo in discussione tutte le contrattazioni aziendali, rappresentano aspetti di assoluto rilievo di fronte ai quali è indispensabile far fronte unitariamente per tutelare al meglio l’occupazione e le condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori del Gruppo UBI.
I principali macro-argomenti presentati dall’azienda durante il primo incontro sono stati:
-interventi sulla struttura organizzativa (Banca Unica – Ubi – Ubiss)
-organici (eccedenze – ricambio generazionale)
-contrattazione di secondo livello
L’azienda ha dichiarato di volere realizzare 600 uscite entro il 30/06/2017 attraverso il Fondo di solidarietà, e di volere gestire temporaneamente ulteriori 700 eccedenze con l’utilizzo delle seguenti leve gestionali: turnover, part time, ferie ed ex festività, contenimento del lavoro straordinario e congedi straordinari. Sono previsti inoltre 1.100 nuovi inserimenti nell’arco di durata del Piano.
I lavoratori con i requisiti pensionistici, coerenti con la durata ipotizzata dal Piano, sono complessivamente 1.743 (1.155 con decorrenza finestra INPS al 1.1.2022 e 588 con finestra INPS al 1.1.2023).
In merito alla contrattazione di secondo livello, il Gruppo ha confermato la volontà di addivenire ad un’unica contrattazione di secondo livello per tutti i dipendenti del Gruppo (comprese le società prodotto), garantendo in via di fatto (ad eccezione di alcuni istituti), l’applicazione della normativa in essere nelle società di appartenenza fino al 30/6/2017, con disapplicazione dal 1/7/2017.
Tale impostazione rappresenta, di fatto seppure non formalmente, una disdetta di tutti gli accordi in essere in tutte le aziende, e identifica nel 30/6/2017 il termine ultimo entro il quale raggiungere un accordo di revisione/armonizzazione contrattuale.
Non possiamo assolutamente immaginare che, in una dichiarata logica di riduzione dei costi, il Gruppo possa cancellare con un “colpo di spugna” tanti diritti e tante tutele conquistate con fatica, e nel tempo, dai lavoratori. Pertanto accogliamo positivamente la sfida per ricercare le migliori soluzioni negoziali che garantiscano pari dignità a tutti, ma in una logica condivisa che deve tenere conto di tanti elementi, specificità e storie, e non solo del risparmio dei costi nell’immediato.
UBI deve affrontare un Piano epocale che “cancella” 7 Banche Rete per fare nascere un unico soggetto ma deve, soprattutto, valutare con attenzione quali atteggiamenti e scelte mettere in campo per gestire i grandi cambiamenti (in primis quelli culturali, che riguardano le persone che in UBI lavorano) che caratterizzeranno il futuro del Gruppo e l’immediata fase successiva alla fusione.
L’unica strategia possibile, nel delicato negoziato che si è aperto, è la CHIAREZZA, il LEALE CONFRONTO, la CONDIVISIONE, senza forzature. Elementi che hanno da sempre caratterizzato le relazioni sindacali in UBI.
Da parte nostra ci accingiamo ad entrare nel vivo del confronto avviando un percorso di Assemblee con i lavoratori, con una prima fase che inizierà martedì 20/9 da Milano, e si concluderà mercoledì 28/9 a Jesi (21 a Bergamo, 26 Cosenza e Roma, 27 Bari). Stiamo definendo altre date, che comunicheremo non appena possibile. I prossimi incontri sindacali con l’azienda saranno nei giorni 23-29-30 settembre.
TERREMOTO – CONTRIBUTO DEI LAVORATORI
Ricordiamo che è stata diffusa la circolare di Gruppo n. 472 del 15/972016 che fornisce i chiarimenti operativi per potere contribuire all’iniziativa di solidarietà a favore delle popolazioni colpite dal terremoto, con un versamento di € 10 (a fronte del quale l’azienda effettuerà un versamento di pari importo).
INVITIAMO TUTTI I COLLEGHI A CONTRIBUIRE E A PARTECIPARE A QUESTA INIZIATIVA NAZIONALE, CHE INTERESSA TUTTO IL SETTORE.