Emilio Contrasto è dal 2013 Segretario Generale di UNISIN, Sindacato autonomo del Settore bancario aderente alla CONFSAL. Uno dei temi centrali di questo 2019 è certamente il rinnovo del Contratto Nazionale del Settore del credito, ma tanti altri sono i nodi al centro dell’attenzione e delle attività dell’organizzazione sindacale che ha nella sua missione anche l’attento monitoraggio di quanto accade nel settore banche oltre alla rappresentanza dei lavoratori.
PER I LAVORATORI
Gli incontri per il rinnovo del contratto si susseguono ma la trattativa è ancora tesa e alto è il rischio di una rottura. “Stiamo ormai da tempo discutendo con l’ABI, la controparte datoriale, sulla piattaforma rivendicativa approvata dalle lavoratrici e dai lavoratori – spiega Contrasto – Le resistenze sono molto forti ma le organizzazioni sindacali – che unitariamente hanno presentato le loro istanze – sono consapevoli di quanto questo debba essere un contratto di svolta: siamo decisi a portare avanti con grande forza le giuste rivendicazioni avanzate”.
Un fronte comune compatto quello dei sindacati seduti al tavolo con ABI, spiega il segretario generale Unisin Contrasto. “È proprio così, perché è giusto che le colleghe ed i colleghi, che sono centrali nell’organizzazione aziendale e consentono il raggiungimento dei positivi risultati delle banche, recuperino – dopo tanti sacrifici fatti in nome della crisi finanziaria – potere salariale e certezza del loro futuro”.
Molti i temi sul tavolo della trattativa sui quali fra organizzazioni sindacali e ABI non c’è ancora accordo.
E difficile, secondo il Segretario Generale Unisin, stabilire quale sia quello più importante. “Non c’è una “classifica” di priorità o prevalenza di alcuni argomenti su altri – spiega – centralità della contrattazione nazionale, area contrattuale, innovazione tecnologica, cabina di regia sugli impatti dei processi di digitalizzazione, limiti alle esternalizzazioni, tutele, diritto alla reintegrazione in caso di licenziamento illegittimo, rivendicazione economica, inquadramenti, welfare e repressione delle pressioni commerciali indebite sono tutti ugualmente prioritari”.
Nota dolente la situazione del Mezzogiorno d’Italia, un argomento sul quale Unisin insiste da tempo.
“Da meridionale è un tema che sento fortemente – commenta Emilio Contrasto – Abbiamo l’occasione unica per l’intero settore del credito di intervenire a sostegno del Mezzogiorno con la destinazione di nuove assunzioni e di nuovi poli produttivi e decisionali che possano vitalizzare un territorio troppo a lungo dimenticato.
Non possiamo accettare che tanti nostri giovani, brillantemente formati, siano costretti a lasciare le loro terre per riuscire a trovare un’occupazione altrove, spesso non consona al proprio percorso di studio.
Inoltre, come è possibile immaginare un effettivo rilancio del Sud senza banche in grado di supportare e finanziare questo rilancio? La “questione meridionale” passa anche, e forse soprattutto, dalla concreta e fattiva presenza dei centri decisionali delle Banche nei territori meridionali”. UNISIN non è solo sindacato, ma si occupa anche di diverse attività per gli iscritti: nel sociale e nella tutela e valorizzazione delle persone. “Le lavoratrici e i lavoratori sono prima di tutto persone – afferma Contrasto – Siamo un’organizzazione viva e vitale e siamo in grado di anticipare temi ed esigenze, portando avanti proposte innovative.
Quest’anno, ad esempio, abbiamo realizzato diverse pubblicazioni: “La previdenza pubblica in Italia”, “Guida ai diritti delle persone con disabilità”, “I nostri congedi. Guida pratica ai diritti a tutela della genitorialità”. È, poi, in cantiere un rapido e pratico manuale sulla “Busta paga del bancario””.
Fonte: Repubblica.it