Questa mattina il Senato ha approvato in via definitiva una norma interpretativa che rende giustizia alle migliaia di lavoratrici e lavoratori bancari in esodo o pensionati raggiunti due mesi fa da un avviso bonario dell’Agenzia delle Entrate che imponeva loro il pagamento di ulteriori tasse sull’importo mensile percepito nel momento in cui hanno scelto di aderire al cosiddetto “esodo”, cioè di lasciare anticipatamente la propria azienda ed essere accompagnati alla pensione, ttraverso il Fondo di solidarietà del credito ordinario e cooperativo.
Da oltre vent’anni, infatti, il Fondo – senza mai attingere un centesimo dalla fiscalità generale e quindi senza costare nulla allo Stato – ha consentito di gestire i complessi processi di trasformazione e ristrutturazione del settore bancario, assicurando l’accompagnamento, in forma assolutamente volontaria, alla pensione per oltre sessantamila bancari, senza un licenziamento o il ricorso ad alcun ammortizzatore sociale.
Da qualche anno, inoltre, le Organizzazioni Sindacali di settore (FABI, FIRST CISL, FISAC CGIL, UILCA UIL e UNISIN) hanno pattuito con gli Istituti bancari che ogni due uscite attraverso il Fondo verso la pensione corrisponda l’assunzione di un/a giovane.
Due mesi fa, la doccia fredda degli avvisi bonari emessi dall’Agenzia delle Entrate sulla base di nuovi presupposti interpretativi da subito contestati dai Sindacati di settore e dalla stessa ABI, l’Associazione Bancaria Italiana. Infatti, l’iniziativa dell’Agenzia delle Entrate faceva venir meno la certezza dell’importo dell’assegno mensile percepito da chi aveva scelto di aderire all’esodo, accettando peraltro una diminuzione della propria retribuzione mensile.
L’iniziativa sindacale si è quindi orientata a promuovere l’approvazione da parte del Parlamento di una norma interpretativa che risolvesse alla radice e definitivamente ogni dubbio, confermando e ristabilendo quanto in atto negli ultimi vent’anni.
La proposta del Sindacato, sostenuta da ABI, ha incontrato la condivisione del Governo e delle forze politiche che lo sostengono ed ha portato all’inserimento della norma nel DL Sostegni bis oggi definitivamente approvato dal Parlamento italiano.
L!Agenzia delle Entrate dovrà ora provvedere alla cancellazione degli avvisi bonari emessi e al rimborso della prima rata a quanti hanno scelto la via della rateizzazione.
Grande soddisfazione per il risultato raggiunto è stata unanimemente espressa dai Segretari generali di FABI, Lando Maria Sileoni; FIRST CISL, Riccardo Colombani; FISAC CGIL, Nino Baseotto; UILCA UIL, Fulvio Furlan; UNISIN, Emilio Contrasto.