DOCUMENTO CONCLUSIVO
59° CONSIGLIO NAZIONALE FALCRI
Il 59°Consiglio Nazionale della FALCRI, tenutosi ad Abano Terme nei giorni 3, 4 e 5 ottobre 2007, sentita la relazione della Segreteria Nazionale, ne approva il contenuto e le considerazioni che evidenziano con chiarezza e puntualità la complessa e delicata fase che sta attraversando il mondo del lavoro e del credito in particolare.
Il Consiglio Nazionale rileva la necessità di affrontare le problematiche economiche e finanziarie, tenendo conto del momento attuale in cui il fenomeno della povertà di una parte sempre più consistente della popolazione europea si diffonde in maniera preoccupante e il modello sociale europeo è sempre più esposto ai colpi di una globalizzazione che, se non adeguatamente governata, rischia di divenire incontrollabile.
In particolare, per quanto riguarda il nostro Paese, preoccupa il fatto che anche nella proposta di Legge Finanziaria, al momento in discussione in Parlamento, ben poco sembra esserci a favore di politiche di sviluppo ed investimenti, mentre nulla risulta in materia di ammortizzatori sociali, contenimento dei prezzi e tutela dei redditi da lavoro.
Inoltre, il sistema politico non riesce ad affrontare con la dovuta incisività le crisi derivanti dagli scandali finanziari e dalla nota vicenda Banca d’Italia.
Infatti, ancora si attende l’approvazione della Legge sulla tutela del risparmio e la separazione di competenze tra la funzione di vigilanza e quella di controllo della concorrenza, che attualmente restano entrambe in capo alla Banca centrale.
Tutto ciò contribuisce a consentire alle Banche di operare con regole non adeguate, con il rischio di compromettere ulteriormente la credibilità e la trasparenza del sistema economico e finanziario.
Questo scenario determina il rafforzamento del clima di sfiducia verso un mercato sempre più caratterizzato dall’azione di cordate di potere – o di lobbies politico affaristiche – piuttosto che essere correttamente orientato verso progetti di crescita e miglioramento delle Aziende.
Il Consiglio Nazionale ritiene di grande rilevanza il problema relativo alla prevista radicale riforma del Servizio Riscossione Tributi presente in Finanziaria, che, per la prima volta nella storia, stabilisce il passaggio dell’attività sotto il controllo pubblico, attraverso la costituzione di una società (Riscossione S.p.A.) detenuta nella misura non inferiore al 51 per cento dallo Stato e per la restante parte dalle Aziende di credito ex-concessionarie.
Tale operazione dovrebbe concludersi nel 2010 con il progressivo passaggio dell’intera proprietà alla gestione pubblica.
Il Consiglio Nazionale esprime, quindi, la convinzione che, per tempo, debbano essere trovate adeguate soluzioni, a fronte del rischio che i dipendenti del settore escano dall’area contrattuale del credito.
In ogni caso, il Consiglio Nazionale ritiene indispensabile l’immediata soluzione della questione relativa alla mancata applicazione al Settore Riscossione Tributi del Contratto Nazionale del Credito sottoscritto lo scorso 12 febbraio, alla definizione del quale i lavoratori hanno contribuito in maniera estremamente significativa, partecipando massicciamente alle azioni di lotta.
Il Consiglio sottolinea l’esigenza che la contrattazione nazionale dia una risposta “di sistema” al problema della salvaguardia della forza lavoro e della rappresentanza sindacale nel campo delle acquisizioni bancarie transfrontaliere, giacché dette operazioni rischiano di impoverire l’area contrattuale del credito.
Tale esigenza riguarda, altresì, il fenomeno della vendita di società che svolgono attività specializzate all’interno dei Gruppi bancari, originariamente scorporate nell’ambito degli stessi, che potrebbero essere cedute in una fase successiva anche a Banche estere.
Al riguardo, il Consiglio Nazionale invita la Segreteria a mantenere e rafforzare la presenza della FALCRI nei consessi internazionali e, in particolare, nell’UNI e all’interno dei Comitati Aziendali Europei.
In proposito, il Consiglio ritiene necessario affrontare con determinazione il problema relativo alle questioni inerenti le cessioni di rami d’azienda, al fine di meglio tutelare le lavoratrici e i lavoratori coinvolti.
Il Consiglio Nazionale rileva l’esigenza di valorizzare l’applicazione degli importanti principi e strumenti contrattuali nazionali esistenti, finalizzati a favorire la crescita professionale e di carriera delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, ampiamente mortificata, negli ultimi anni, dall’attenzione prevalente delle Imprese sul versante dei costi e della contrazione occupazionale, piuttosto che su quello del rilancio qualitativo.
In tema di rivendicazioni economiche nazionali preoccupa la proposta di Confindustria di considerare quale indicatore di riferimento l’inflazione programmata, in spregio alla pesante e drammatica erosione delle retribuzioni del lavoro dipendente e alla perdita secca del potere di acquisto di gran parte dei cittadini e delle famiglie.
Il Consiglio Nazionale ritiene che una risposta adeguata e concreta a questa grave situazione di disagio sia invece prioritaria nel futuro rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Credito, poiché il sistema bancario italiano, nonostante un contesto economico nazionale e internazionale sfavorevole, registra, oggi, una situazione di crescita e miglioramento in termini di produttività e redditività.
Al momento attuale, assume particolare rilevanza la fase di contrattazione aziendale, integrativa del vigente CCNL, nella quale il Consiglio ritiene si debba prestare particolare attenzione alla congruità del riconoscimento alle lavoratrici e ai lavoratori del loro determinante contributo per l’accresciuta produttività e redditività delle Aziende e dei Gruppi di appartenenza.
È indispensabile che il salario variabile a carattere collettivo, contrattualmente concordato, sia nettamente preponderante rispetto a ogni forma di erogazione unilaterale da parte delle Aziende.
In proposito, un sistema incentivante lasciato completamente alla discrezionalità della controparte imprenditoriale ha effetti nettamente contrastanti con i principi di valorizzazione della dignità del lavoro e della qualità dei prodotti e servizi offerti alla clientela, propri della Responsabilità Sociale delle Imprese, che devono permeare sia la contrattazione nazionale che quella aziendale.
Anche il prossimo rinnovo contrattuale dovrà, quindi, riproporre la conferma e il rafforzamento di questi principi.
In tale contesto, grande attenzione va posta al delicato ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori in merito ai rischi connessi allo svolgimento della propria attività professionale, considerata la diffusa e pericolosa tendenza delle Aziende a scaricare la responsabilità su di loro senza, tra l’altro, una trasparente e corretta formazione e in assenza della necessaria correlazione con l’organizzazione del lavoro.
Il Consiglio Nazionale evidenzia la necessità di consolidare e rafforzare i limiti posti all’introduzione nel Contratto Collettivo del Credito degli strumenti normati dalla Legge Biagi, al fine di contrastare, al massimo, ogni forma di precarizzazione del rapporto di lavoro, di riconsegnare ai giovani la possibilità di progettare il proprio futuro e di riempire l’apprendistato professionalizzante di concreti ed efficaci percorsi formativi.Il Consiglio Nazionale auspica, altresì, la buona riuscita delle iniziative volte a modificare e migliorare la vigente legislazione sul mercato del lavoro.Un ulteriore importante aspetto, che dovrà avere spazio specifico nel prossimo CCNL, è certamente quello della situazione delle Banche meridionali, tematica che fa parte, tra l’altro, degli impegni inerenti l’attività dell’Osservatorio nazionale sulla Responsabilità Sociale d’Impresa.Il Consiglio Nazionale sottolinea che i valori ideali e di autonomia propri della FALCRI debbano sempre essere difesi e sviluppati al fine di meglio salvaguardare gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori del credito e del settore della Riscossione, divenendo patrimonio comune in grado di consolidare e arricchire l’unità sindacale.
Il Consiglio Nazionale registra la necessità di migliorare dal punto di vista organizzativo e statutario l’armonizzazione del funzionamento delle singole Associazioni aderenti alla FALCRI, nell’ambito delle strutture di Gruppo, laddove esistono.
Contestualmente sottolinea l’esigenza di individuare a livello territoriale soggetti operativi di raccordo tali da ottimizzare le relazioni tra le Associazioni e con le Organizzazioni Sindacali unitarie e che favoriscano lo sviluppo della FALCRI.
Il Consiglio Nazionale riconosce l’importanza dei giovani come indispensabile risorsa per il futuro dell’Organizzazione e auspica un sempre maggiore coinvolgimento e crescita dei quadri sindacali, anche mediante un’adeguata e continua formazione.
Analogamente, il Consiglio ha evidenziato il ruolo attivo e proficuo svolto dal Coordinamento FALCRI Donna, che ha contribuito e contribuisce a valorizzare il patrimonio ideale e l’attività di servizio svolta a favore delle lavoratrici e dei lavoratori e si augura un suo sempre maggiore sviluppo.