VOLARE SÌ! … MA SICURI
Deborah Lentini
Al giorno d’oggi viaggiare in aereo è ormai un’abitudine, ma per molte persone resta ancora un’esperienza rischiosa ed estremamente ansiogena.
Eppure è stato calcolato che la percentuale di rischio di una possibile morte dovuta ad incidente aereo è bassissima, e, dunque, tante paure non sarebbero giustificate.
Si muore molto più spesso in incidenti d’auto che in incidenti aerei, però quasi nessuno teme di viaggiare in automobile, mentre tantissimi sono coloro che soffrono al solo pensiero di salire su un aereo.
Ciò, probabilmente, accade perché l’uomo essendo una “specie terrestre” si trova fuori posto in un ambiente che non è il suo naturale e, per questo, è turbato sia dalle altezze aeree che dagli abissi marini, ma, soprattutto, non riesce a capire bene come facciano, quei pesantissimi aggeggi d’ acciaio – gli aeroplani, per l’appunto – a muoversi sospesi per aria, con incredibile velocità.
L’aereo viene vissuto, da alcuni, come una realtà nemica, avversa ed antagonista, qualcosa di estraneo da cui doversi difendere.
È importante considerare, però, che molti di coloro che hanno paura di prendere l’aereo non temono che accada qualcosa all’aereo, ma temono soprattutto il dover stare fermi in uno spazio relativamente piccolo, con i finestrini sigillati; di non poter uscire dal mezzo per qualche ora e non poter essere soccorsi rapidamente nel caso in cui si sentano male; una sorta di claustrofobia più che vero e proprio mal d’aria.
A tranquillizzarci, comunque, ci sono gli alti standard di sicurezza dell’aviazione civile europea, che ci collocano ai primi posti nel mondo in questo settore.
L’Unione europea e gli Stati membri collaborano con le autorità competenti di Paesi terzi per elevare gli standard di sicurezza in tutto il mondo, eppure esistono alcune compagnie aeree che ancora operano al di sotto dei livelli minimi di sicurezza.
Per migliorare ulteriormente la sicurezza aerea in Europa, la Commissione europea, in consultazione con le autorità competenti degli Stati membri, ha, pertanto, deciso di interdire il proprio spazio aereo ai vettori ritenuti non sufficientemente sicuri.
Tali vettori sono elencati in apposite liste, aggiornate e pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Per poter aggiornare sistematicamente tali liste, le autorità dell’aviazione civile degli Stati membri della Comunità europea, ispezionano i vettori aerei di compagnie che volano da/verso aeroporti comunitari.
Tali controlli sono effettuati, però, a campione, e, quindi, che una compagnia aerea non sia presente nell’elenco comunitario non sempre significa che essa soddisfi i criteri di sicurezza vigenti.
Qualora una compagnia aerea, che figuri nell’elenco, ritenga di ottemperare ai requisiti tecnici necessari prescritti dalle norme internazionali di sicurezza vigenti, può chiedere alla Commissione che venga avviata la procedura per ottenere la cancellazione dall’elenco.
Le compagnie aeree di linea sono ben 31, ma nessuno sa bene quale sia il numero esatto degli aeroporti disponibili: c’è chi dice 207 e chi, addirittura, 450 (in Italia, per intenderci, ne abbiamo 136).
Ci sono Stati con linee aeree e aeroporti considerati poco sicuri, anche solo per carenze di controlli frequenti e pubblicamente attestati. Non è certo il caso dell’Italia, né, tantomeno, della nostra compagnia di bandiera, l’ALITALIA; di recente, però, stiamo assistendo ad un’incomprensibile svalutazione della stessa da parte di possibili acquirenti, con uno svantaggio palese per tutto il personale della compagnia ed un pessimo ritorno d’immagine per il nostro Paese.
Gli Stati iscritti nelle cosiddette “liste nere”: sono l’Indonesia, la Repubblica Democratica del Congo e il Kirghizistan.
In Italia, invece, si corrono pochi rischi e le lamentele riguardano soprattutto ritardi e cancellazioni dei voli, smarrimento dei bagagli e overbooking.
Per chi vuole viaggiare senza sorprese, comunque, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) consiglia di leggere insieme alle liste già citate, la “Carta dei diritti del passeggero“, perché volare è bello ma sicuri è meglio!