SATURNO CONTRO Alba Coscarella
Un proverbio brasiliano asserisce che chi è predisposto a credere, tende a credere a tutto.
È questo un modo come un altro per spiegare come mai una società tanto piena di spiritualità come quella indiana sia poi così altrettanto satura di superstizioni. L’oroscopo per gli indiani non è un piacevole intermezzo nella lettura di giornali o rotocalchi, ma qualcosa di cui tenere conto in ogni azione della tua vita.
Quando nasce un bambino, per prima cosa gli viene tracciato – da santoni specializzati in questo campo – il cielo astrale; e da quel momento il suo destino è segnato (o quasi).
Quanto lui potrà fare riuscirà a cambiare poco rispetto a quanto scritto nelle stelle.
Una ragazza si deve sposare? Il padre cerca lo sposo – rigorosamente nella stessa casta di appartenenza – e si documenta sul lavoro, il censo, le malattie familiari ma tutto –alla fine – è affidato alla compatibilità astrale tra i due oroscopi. Se manca quella, tutte le altre affinità decadono. Se poi, i due coniugi non dovessero legare fra di loro – cosa abbastanza diffusa visto che fino al giorno del matrimonio non si sono mai visti o, se il marito ha la strana tendenza a picchiare la moglie o a bere smodatamente – pazienza, ci sarà Saturno contro! E, se in barba all’oroscopo ed all’astrologo, i due giovani destinati l’uno all’altro dovessero orientarsi diversamente?
C’è sempre l’attenuante che se gli avvenimenti previsti non dovessero corrispondere, non era il vaticinio dell’oroscopo a sbagliare ma l’astrologo a non essere stato abbastanza capace. Anche tutto ciò, comunque, rientrerebbe nell’ineluttabile Karma.
Per noi occidentali, meno inclini a credere, ciecamente, al destino, la visione è un po’ diversa, più attenuata nelle certezze, affidata ad una interpretazione più varia delle scelte di vita e non relativa solo ai movimenti planetari, anche se argomenti degni di studi seri ed approfonditi.