Iieri, 16 settembre 2013, l’Abi ha consegnato alle organizzazioni sindacali lettera di disdetta anticipata del contratto nazionale di lavoro dei bancari. La disdetta unilaterale del contratto nazionale da parte dell’Abi è un segnale devastante non solo per la categoria, ma anche per l’intero paese, perché i banchieri dimostrano di voler continuare ad adottare ricette auto conservative, fortemente disallineate rispetto agli interessi generali delle imprese, delle famiglie, delle comunità locali e dell’occupazione. Al termine dell’incontro con l’associazione bancaria svoltosi a palazzo Altieri.
La delegazione di Unisin ha espresso il convincimento che le organizzazioni sindacali sapranno dare una risposta forte ed unitaria, mobilitando la categoria. Occorre ridiscutere urgentemente il ruolo stesso delle banche. Unisin è consapevole che le normative europee, aprendo un problema di discrezionalità nazionale, abbiano fatto pagare al nostro sistema bancario una penalizzazione rispetto ai competitor e che il paese stia affrontando una situazione complessa, in quanto oltre all’emergenza lavoro, alle imprese allo stremo, al calo progressivo dei consumi, si aggiunge, purtroppo, la mancanza di richiesta di credito per investimenti da parte delle stesse imprese. Tuttavia, non è distruggendo la professionalità del personale bancario che questi problemi troveranno soluzione, ma anzi si aggraveranno.