Il nostro CCNL da anni definisce il 4×9 (prestazione lavorativa settimanale articolata su 9 ore per 4 giornate lavorative a parità di stipendio) per tutte le Lavoratrici e i Lavoratori del nostro settore ma la Banca non l’ha mai voluto utilizzare.
Il 4×9 è solo una parte della complessa trattativa in corso ma è importante chiarire che l’Azienda – nella sua proposta – ne limita la fruizione escludendo a priori l’applicazione per i Colleghi della Rete e per quelli operanti in turni.
L’impostazione aziendale è inaccettabile perché:
• crea ulteriori differenze tra i Colleghi di Rete e quelli di Governance;
• il 4×9, come il lavoro flessibile, sono modalità lavorative compatibili con l’attività delle filiali, se non già da oggi potranno esserlo nell’immediato futuro in tutte le realtà e comunque, essendo volontarie e prevedendo una valutazione aziendale ad hoc per ogni singola richiesta, non giustifica l’esclusione a priori di alcune categorie professionali!
• In una platea di oltre 70mila persone non si devono introdurre elementi divisi ma lavorare per l’inclusione, ferma la specificità delle varie attività.
Attribuire al Sindacato posizioni fuorvianti e non veritiere, come si è purtroppo letto, crea confusione e complica ulteriormente una trattativa già di per sé difficile e complessa.
Ribadiamo quindi all’Azienda alcune delle nostre richieste:
• garantire una fruizione concreta dello Smart Working per tutti i comparti della Banca;
• individuare strumenti tecnici che permettano una reale disconnessione al termine del proprio orario di lavoro;
• l’erogazione piena del buono pasto anche per tutte le giornate lavorate in Smart Working e il riconoscimento di indennizzi per le spese energetiche e di connessione, oltre ad un contributo per l’allestimento della postazione di lavoro.
Il perdurare delle rigidità aziendali, unitamente ad una escalation mediatica che va anche al di fuori del nostro settore, rischia di pregiudicare l’esito della trattativa.
Come Organizzazioni Sindacali svolgeremo tutti gli approfondimenti e le verifiche, anche di natura legale, per il tempo necessario ad individuare le soluzioni migliori per tutti i Colleghi del Gruppo.
Senza un cambio radicale di atteggiamento nella trattativa da parte della Banca non si giungerà a nessun accordo perché solo un buon accordo, frutto della contrattazione collettiva, può garantire diritti realmente esigibili per tutte le Lavoratrici e i Lavoratori.