Il giorno 14 novembre le OO.SS hanno incontrato la delegazione aziendale rappresentata dal Direttore Regionale, dai responsabili delle Risorse Umane, tra cui la nuova responsabile del CT PAR di Roma e Lazio Nord Costantina Iannaccone, dal Direttore Commerciale Retail, dalle Relazioni Industriali, dal Polo Immobiliare e da Tutela Aziendale.
Le OO.SS., dopo la relazione unitaria, hanno atteso le risposte alle domande già formulate e comunicatevi in data 7 novembre. La delegazione aziendale si è dimostrata evasiva e lacunosa nelle risposte.
La necessità di un confronto proficuo si perde se, puntualmente, denunciando le inefficienze e i disagi quotidiani che rappresentiamo, non riscontriamo atteggiamenti risolutivi.
In un contesto dove il numero delle lavoratrici e dei lavoratori di queste Aree subisce costanti riduzioni (esodi, pensionamenti, dimissioni, etc.), le pressioni commerciali aumentano sproporzionatamente. Tale questione, nel contesto storico-economico attuale, si ripercuote nel tessuto sociale sia mettendo a repentaglio le relazioni tra i dipendenti e la clientela, sia implementando il rischio dello stress lavoro-correlato, sovente in deroga agli accordi sottoscritti. Ricordiamo che locuzioni pronunciate in questa assise come: “agli intenti dell’azienda ci può essere adesione o adeguamento” configurano, per le conseguenze che hanno, una sorta di minaccia, che fa il paio con l’affermazione disarmonica rispetto al CCNL, secondo cui saremmo remunerati per raggiungere obiettivi piuttosto che per fornire prestazioni, nonché con lo spiacevole invito per i colleghi con Contratto Misto a beneficiare di facilitazioni logistiche solo nel caso di mancata trasformazione del contratto in Tempo Indeterminato.
Abbiamo rimarcato per l’ennesima volta che il clima che si respira nelle filiali non è buono e la situazione è diventata insostenibile: mai risolto è il problema dell’insufficienza quantitativa e qualitativa degli organici, i colleghi sono quotidianamente subissati da incontri (anche durante la pausa pranzo) da richieste di controllo agende e da carichi di lavoro a volte esasperanti. Il raggiungimento dei risultati con continue sollecitazioni provoca stress e usura nei colleghi e desiderio di cambiare ruolo o di trovare ambienti più sereni e meno oppressivi. L’azienda deve dare la possibilità di crescita, sviluppo professionale e di turnazione ai colleghi con formazione e percorsi mirati, necessità che diviene impellente in ragione delle prossime numerose uscite.
A questo si aggiunge, in tema di salute e sicurezza, le numerose criticità vissute in alcune filiali che se non risolte mettono a repentaglio la salute delle lavoratrici e dei lavoratori. Più volte le OO.SS. hanno denunciato, a titolo esemplificato ma non esaustivo:
– Scarse condizioni igieniche
– Presenza di gas radon
– Impianti di condizionamento vetusti
– Ricambio d’aria
– Legionella
che denotano una situazione di degrado nelle filiali.
Chiediamo, pertanto come OO.SS, che se il miglioramento del clima aziendale è un obiettivo comune, si mettano in pratica soluzioni e provvedimenti concreti finalizzati a modificare l’attuale situazione e non incontri “sterili” che sembrano replicare quelli fatti a Direttori di Area o di Filiale.