Nelle settimane scorse si sono svolti i primi incontri sindacali per la definizione di un nuovo accordo in tema di inquadramenti coerente con l’assetto distributivo in vigore dal 4 dicembre 2017.
La distanza tra la posizione del Sindacato e le linee guida prospettate dall’azienda è apparsa subito abissale: tra i tanti limiti l’aver previsto un modello che coinvolgerebbe esclusivamente le figure commerciali della rete di UBI Banca, mentre nostro obiettivo più volte dichiarato è quello di un’intesa che riguardi tutto il Gruppo.
Tale condizione non consente evidentemente di prevedere il raggiungimento di un’intesa su “Nuovo assetto distributivo (NAD) – Inquadramenti” in tempi brevi.
In relazione a ciò, da parte sindacale è stata richiesta una proroga del termine per l’applicazione degli accordi sottoscritti a suo tempo nelle rispettive banche (la cui efficacia era previsto cessasse al 1° luglio 2018).
L’azienda si è riservata di valutare la nostra richiesta e nei giorni scorsi ne ha comunicato l’accoglimento: la precedente disciplina, laddove esistente, continuerà pertanto ad essere applicata sino al 31.12.2018.
Avendo tuttavia già in passato individuato casi in cui gli avanzamenti spettanti non erano stati riconosciuti (se non dopo una sollecitazione dell’interessata/o), invitiamo tutti coloro che non avevano completato il precedente percorso inquadramentale (o che più semplicemente desiderassero avere chiarimenti su questo tema), a contattare il proprio rappresentante sindacale per approfondire la propria posizione.
La proroga di cui sopra non riguarda i colleghi provenienti dalle cd. “bridge banks”, in quanto non già destinatari della normativa prorogata. Anche nei loro confronti troverà applicazione il nuovo accordo in tema di inquadramenti, che scaturirà dal confronto che prenderà avvio dopo la pausa estiva. Nostro preciso obiettivo sarà ottenere nei fatti il rispetto dell’impegno già assunto dall’azienda con lettera del 1° febbraio “a tenere in debita considerazione tutte le esperienze professionali maturate … al fine della loro valorizzazione … a parità di mansioni o ruoli svolti”.