Il giorno 5 luglio le OO.SS. hanno incontrato la delegazione aziendale composta dal Direttore Regionale, dai responsabili delle risorse umane della Regione, dai direttori commerciali e da relazioni industriali.
Le organizzazioni sindacali, unitariamente, hanno esposto le criticità inerenti al nostro territorio, molte delle quali già illustrate nei precedenti incontri, nei quali l’azienda ci aveva assicurato attenzione, senza tuttavia far seguire a ciò dei fatti concreti.
Abbiamo evidenziato la cronica carenza di organici nella rete, ulteriormente accentuata dalle uscite passate e prossime per esodi volontari, nonché alle diverse dimissioni di colleghi che hanno colto, secondo l’azienda,” occasioni di mercato”; abbiamo nuovamente evidenziato la problematica legata al numero e alla collocazione, far seguire a ciò dei contratti misti. Abbiamo richiesto con forza di conoscere preventivamente le ricadute occupazionali e professionali, riguardo il piano industriale approvato dalla Banca. Sono state stigmatizzate le condizioni precarie di lavoro di molte, troppe, filiali. I RR.LL.SS. congiuntamente con i rappresentanti sindacali aziendali quotidianamente segnalano pericoli, rischi per la salute delle lavoratrici e lavoratori. La Dr Lazio e Abruzzo deve fare una inversione di marcia, deve cambiare approccio, metodo.
Non si possono più tollerare situazioni critiche che obbligano il datore di lavoro a sospendere temporaneamente l’attività nelle unità produttive per il mancato rispetto delle condizioni igienico sanitarie, (a titolo esemplificativo ma non esaustivo di microclima, temperature, blatte, ratti, formiche). E’ inaccettabile e imbarazzante la gestione della filiale di Monterosi, dove da più di un anno si registra una concentrazione di gas radon di circa 2600 Bq/m3. Il limite massimo previsto dalla legge è di 300 Bq/m3. A Monterosi nonostante non esista una ventilazione meccanica controllata (l’unico ricambio di aria è una ventola che si accende con la luce nel bagno), l’azienda fino ad oggi nulla ha fatto. Il gas Radon, a titolo di cronaca, è uno dei 75 cancerogeni certi secondo l’OMS. Sono necessari provvedimenti immediati, rapidi ed efficaci che mettano in sicurezza i locali e garantiscano la salute dei colleghi. L’azienda ha dichiarato che si provvederà nel brevissimo termine ad un risolutivo intervento con una riduzione di orario lavorativo e di una misura risolutiva sulla ventilazione meccanica controllata a settembre, sottoponendo i colleghi in forza alla filiale ad una sorveglianza sanitaria. La salute è il cuore pulsante del lavoro. E’ il bene costituzionalmente protetto e inalienabile che deve essere difeso da tutti! Vigileremo e siamo pronti a qualsiasi azione in tal senso, anche la più dirimente ed estrema.
A tutto questo si aggiunge il doversi confrontare tutti i giorni con clienti spesso nervosi e insofferenti (per usare un eufemismo in merito agli ultimi accadimenti, peraltro derivanti da situazioni al limite da noi ampiamente segnalate per tempo ma lasciate decantare nel c.d. binario morto). Poche filiali sono dotate di Steward, oltretutto sembra che il servizio cesserà a breve.
Sulla formazione le OO.SS. hanno chiesto maggiore attenzione sulla pianificazione delle giornate di formazione (almeno una a trimestre) e di favorire e sensibilizzare i responsabili sulla loro programmazione e concessione in modo che non si verifichi più di arrivare alla scadenza, attualmente come da nuova disposizione aziendale, impattante sui premi di eccellenza, con formazione arretrata da smaltire in pochi giorni.
Il responsabile del personale di Agribusiness, Dorenti, ha evidenziato il piano formativo messo in atto.
Critica la situazione di alcuni distaccamenti che denunciano problemi di organici anche in virtù del rapporto tra addetti e gestori.
In merito alla Fol, le OO.SS. hanno chiesto l’apertura di nuovi distaccamenti in quanto l’unico punto operativo sulla piazza non è facilmente raggiungibile da tutti i colleghi in forza presso la struttura. Si richiede inoltre, di favorire la formazione flessibile.
Riguardo la nuova figura del Gestore Senior, l’azienda ha dichiarato che i profili già individuati su base volontaria (10 su Roma e 6 nel Lazio), saranno esclusivamente di supporto ai colleghi. Ci impegniamo a verificare che sarà effettivamente così. In ultimo abbiamo ulteriormente ribadito che il capitolo pressioni commerciali è, nonostante le rassicurazioni di facciata, un grave problema nella nostra regione, con condizionamenti pesanti, con classifiche di merito non più accettabili. Inoltre le OO.SS., denunciano che le continue richieste sul venduto e sulle previsioni di vendita sono causa di stress lavoro correlato ed obbligano i colleghi sia a cure mediche che a richieste di visite al medico competente. Tali comportamenti sono inammissibili e a dir poco pretenziosi oltre che in deroga agli accordi siglati in materia di politiche commerciali.
Il Direttore Regionale ha ascoltato con attenzione gli argomenti esposti dalle organizzazioni sindacali, e ha ribadito il suo massimo impegno e disponibilità, seppur in carica da pochi mesi, per ricercare, insieme alle strutture aziendali dedicate e presenti all’incontro, idonee soluzioni alle diverse e numerose criticità.
Come organizzazioni sindacali non possiamo ritenerci soddisfatti delle argomentazioni aziendali: alle lodevoli manifestazioni d’intenti che ad ogni incontro ci vengono propinate, si susseguono poi nel concreto atteggiamenti irrispettosi delle persone e delle lavoratrici e dei lavoratori; il lavoro non può far ammalare. I carichi ed i ritmi di lavoro devono essere sostenibili, gli organici adeguati, i luoghi di lavoro dignitosi, gli obiettivi commerciali sostenibili e realistici rispetto al contesto e “moralmente” rispettosi dei clienti e programmati in un arco temporale congruo. La formazione deve essere effettuata come previsto da normativa, non tra un cliente e l’altro o in pausa pranzo.La transizione digitale porterà un radicale cambiamento nel nostro modo di lavorare, oltre, prevedibilmente, notevoli disagi anche alla clientela che dovranno essere gestiti sempre dai soliti noti.
Ogni giorno raccogliamo lamentele, soprusi, disagi da parte dei colleghi, esponendoci in prima linea e mettendoci la faccia!
Le condizioni di lavoro, il clima aziendale, la salute, il rispetto dei lavoratori sono principi essenziali ed imprescindibili. I lavoratori non sono numeri ma patrimonio dell’azienda.
E l’azienda cosa fa?
In attesa della “non risposta alla Ns. domanda” , non essendo più disponibili ad accettare questo tipo di interazione, rinnoviamo l’invito a tutti i colleghi allo scrupoloso rispetto della normativa aziendale ed a segnalare qualsiasi comportamento prevaricatore.
Da parte nostra provvederemo a segnalare, attraverso i canali istituzionali previsti dagli accordi, ogni comportamento non rispettoso della dignità dei lavoratori.