Riprendendo l’argomento trattato con il PUNTO SU del 10 giugno u.s., ricordiamo che, dal prossimo 1° luglio, i Lavoratori dipendenti del Settore privato possono presentare domanda per l’ottenimento degli assegni per il nucleo familiare (“ANF”). La domanda va presentata in modalità online attraverso il portale dell’INPS (www.inps.it) accedendo direttamente al servizio dedicato (utilizzando i codici di identificazione personale quali, ad esempio, lo “spid”) o per il tramite di Patronato o altro intermediario abilitato.
La domanda sarà valida per il periodo dal 1° luglio 2021 – al 30 giugno 2022, ma da gennaio 2022, in base alle attuali previsioni di Legge, gli “ANF” saranno sostituiti dal nuovo “assegno unico universale” nell’ambito di una manovra di riordino di tutte le attuali misure statali a sostegno della famiglia.
In ogni caso, al momento restano confermate tutte le previsioni contenute nel Decreto Legge n. 69/1988 che disciplinano i requisiti utili al percepimento degli “ANF”. Per quanto riguarda, invece, la misura spettante, il Decreto Legge n. 79/2021 ha previsto delle maggiorazioni valide sino al 31 dicembre 2021 (di euro 37,50 per ciascun figlio, per i nuclei familiari sino a due figli e di euro 55,00 per ciascun figlio, per i nuclei familiari di almeno tre figli).
Precisiamo che l’importo degli assegni in questione viene sempre corrisposto al termine delle verifiche effettuate dall’INPS (per le domande che saranno presentate in questo periodo il calcolo degli importi spettanti sarà effettuato in base al reddito del nucleo familiare dell’anno 2020).
Con riferimento alla sopra citata riforma complessiva delle misure a sostegno della famiglia, precisiamo anche che gli attuali bonus e detrazioni restano in vigore per chi già li percepisce come nel caso dei Lavoratori dipendenti.
Infine, con l’introduzione della cosiddetta misura “ponte” (Decreto Legge 79/2021), in attesa dell’entrata in vigore del già citato “assegno unico universale”, per i prossimi sei mesi è previsto il riconoscimento di un sostegno economico “temporaneo” per tutti coloro che oggi non hanno diritto agli ANF (ad esempio, Lavoratori autonomi, Partite Iva, forfettari, disoccupati di lungo corso, ecc.).