Grazie alla legge 104/1992, i lavoratori dipendenti con familiari disabili in situazione di gravità hanno diritto ad assentarsi dal lavoro (con permessi retribuiti per 3 giorni al mese) al fine di prestargli assistenza.
A questo diritto del dipendente corrisponde la possibilità che il datore di lavoro verifichi l’effettivo adempimento dei compiti d’assistenza al familiare disabile durante le giornate di permesso 104 usufruite.
La tematica è ricca di riferimenti giurisprudenziali. Non è prevista una precisa corrispondenza tra gli orari (lavoro e assistenza) né un’assistenza ininterrotta 24 ore su 24, ma occorre che il tempo dell’assenza venga effettivamente destinato alla cura del familiare. L’utilizzo dei permessi è compatibile con lo svolgimento di compiti necessari e non trascurabili come accompagnare i figli a scuola, uscire per fare la spesa al disabile o per acquistare i farmaci. Recarsi presso l’abitazione del familiare disabile è necessario perché si possano espletare i compiti d’assistenza non essendo sufficiente, per giustificare l’utilizzo del permesso 104, il rendersi disponibile, al solo bisogno, rimanendo a casa propria durante l’assenza dal lavoro.
Le numerose sentenze della Corte di Cassazione e la recente ordinanza n. 6468 del 2024 confermano la liceità dei controlli eseguiti dai datori di lavoro (che non abbiano ad oggetto l’adempimento della prestazione di lavoro) a fronte dei sospetti abusi nell’utilizzo dei permessi 104.
Assentarsi dal lavoro con permesso 104 senza prestare effettiva assistenza al familiare disabile è una violazione dei principi di buona fede e lealtà alla base del rapporto di lavoro che legittima il licenziamento per giusta causa. Inoltre, l’abuso dei permessi integra il reato di truffa ai danni dello Stato (indebita percezione di contributi statali, cioè dell’indennità erogata dall’INPS), con tutte le conseguenze che ne possono derivare.
Il datore di lavoro può sottoporre il dipendente che usufruisca dei permessi 104 a verifiche esterne al luogo di lavoro per accertarsi che i permessi richiesti non siano utilizzati in modo improprio e fraudolento, avvalendosi di agenti investigativi e a determinate condizioni.