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interruzione del ricovero a tempo pieno per necessità del disabile in
situazione di gravità di recarsi al di fuori della struttura che lo ospita per
effettuare visite e terapie appositamente certificate (ipotesi prevista dal
messaggio n.14480 del 28 maggio 2010);
ricovero a tempo pieno di un disabile in situazione di gravità in
stato
vegetativo persistente
e/o
con prognosi infausta a breve termine
;
ricovero a tempo pieno di un
minore
con disabilità in situazione di
gravità per il quale risulti documentato dai sanitari della struttura
ospedaliera il bisogno di assistenza da parte di un genitore o di un
familiare, ipotesi già prevista per i bambini fino a tre anni di età
(circolare n. 90 del 23 maggio 2007, p. 7).
Il nuovo dettato normativo interviene sull’articolo 20, comma 1, della legge
53/2000, eliminando le parole da “nonché” a “non
convivente” e prevede
conseguentemente il venir meno dei
requisiti della “continuità” e
dell’“esclusività” quali presupposti necessari ai fini del godimento dei
permessi in argomento da parte dei beneficiari
.
Pertanto, oltre al requisito della convivenza, già eliminato dall’art. 20 della
suddetta legge 53/2000, anche la “continuità” e l’ “esclusività” dell’assistenza,
non sono più elementi essenziali ai fini del godimento dei permessi di cui
all’art. 33 della legge 104/92. Analogamente, la legge ha abrogato l’art. 42,
comma 3, del decreto legislativo n. 151 del 2001, il quale prevedeva che i
permessi dei genitori di figlio disabile in situazione di gravità maggiore di età
potessero essere fruiti a condizione che sussistesse convivenza o che
l’assistenza fosse continuativa ed esclusiva.
Gli uffici, pertanto, in attesa dell’aggiornamento su “modulistica on line” dei
modelli di domanda, che terranno conto delle innovazioni introdotte dalla
legge, non dovranno più acquisire le dichiarazioni relative alla sistematicità e
all’adeguatezza dell’assistenza al disabile, prima richieste dalla circolare
dell’Istituto n. 90/2007, per garantire la sussistenza dei citati presupposti di
continuità ed esclusività.
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