Pagina 1202 - Il Punto Su...Le Dita! _ok3

Versione HTML di base

Istituto Nazionale Previdenza Sociale
Coordinamento generale medico legale
00144 Roma
via Chopin, 12-14
tel 06 5905 7381
fax 06 5905 7590
cf 80078750587, pi 02121151001
L
INEE GUIDA
IN ATTUAZIONE DEL
D
ECRETO
DEL
M
INISTERO DEL LAVORO E DELLE
P
OLITICHE
S
OCIALI
,
DI CONCERTO CON IL
M
INISTRO DELLA
S
ALUTE
,
11
GENNAIO
2016,
PREVISTO DALL
ART
. 25
DEL
D. L
GS
.
14
SETTEMBRE
2015,
N
. 151”.
La previsione di esenzione in precise fattispecie dall’obbligo di reperibilità del
lavoratore assente per incapacità temporanea allo svolgimento del lavoro
specifico, introdotta per i
pubblici dipendenti
con DPCM 18.12.2009 n. 206, del
tutto di recente è traslata con modifiche anche nella disciplina riguardante i
lavoratori subordinati del privato.
L’impatto della novella regolamentare sull’organizzazione del lavoro, in rapporto
alle presenze giornaliere dei lavoratori, e sulla governance assicurativo-
previdenziale non è di trascurabile profilo ove non fosse oculatamente soppesato
il giudizio medicolegale e garantito in ogni caso il sistema dei controlli, anche
perché è fissato un tetto massimo di 180giorni di comporto!
L’intento di tutela che si evince dal Regolamento in parola è che si vogliono
tutelare da restrizioni temporali quei lavoratori in malattia, qualora entrino in
gioco:
un
vulnus funzionale intenso e inconsueto
rispetto la casistica più
frequente di malattia e tale da necessitare di contestuale somministrazione di
terapie “estreme” ben debitamente certificate
una
malattia
temporanea
determinata
o
connessa
alla menomazione che,
valutata in sede medico legale pluricratica, abbia visto assegnarsi una
percentuale pari o superiore ai due terzi (67%) di invalidità permanente.
A rendere più complesso il quadro, rileva che non esiste
una normativa
specifica
un’elencazione statuita delle
gravi patologie
ovvero delle
terapie
con la qualificazione di “salvavita”
.
In senso letterale, si può parlare di terapia salvavita quando vi sia un “pericolo
di vita” immediato e concreto ovvero procrastinato, ma altrettanto certo o
fortemente probabile: sono terapie salvavita quelle praticate in rianimazione, ma
anche quelle che – se non assunte – espongono certamente alla morte.