Il sistema bancario italiano, anche alla luce delle dinamiche europee e della Brexit, presenta situazioni di forte criticità, che mettono in difficoltà l’intero scenario economico e devono essere quindi affrontate in modo rapido, efficace e con grande determinazione.
È quindi indispensabile che il Governo definisca al più presto misure condivise, per consolidare la fiducia dei risparmiatori e dei cittadini.
In tale ambito crediamo che la fusione in atto tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano sia in linea con l’obiettivo di favorire soluzioni di rafforzamento del sistema del credito italiano, quale operazione che si propone di creare valore, crescita economica e sociale e tutela dei livelli occupazionali.
Pertanto approviamo il progetto come finora impostato, nell’auspicio che sia confermato dai cantieri di lavoro messi in campo dalle due banche e dal relativo Piano Industriale, che ci sarà sottoposto e che valuteremo di conseguenza.
Riteniamo altresì che una positiva realizzazione della fusione debba passare attraverso le consolidate e costruttive relazioni sindacali che caratterizzano il credito, a partire dalle trattative già in corso, che chiediamo si sviluppino in modo omogeneo, nell’ottica di agevolare la successiva aggregazione del personale.
Si ribadisce quindi il valore di soluzioni già assunte nel sistema per la gestione dell’uscita del personale, che escludono in modo categorico la possibilità di licenziamenti e hanno visto il ricorso a misure volontarie e concordate, con la creazione di nuova e stabile occupazione, soprattutto a favore dei giovani.