Nella giornata di lunedì 16 ottobre si è svolto l’incontro per il premio aziendale 2016 che, ancora per l’anno in corso, per tutte le Banche rete già incorporate in UBI Banca sarà definito in relazione all’Azienda di provenienza.
Il confronto non ha al momento consentito di giungere a una intesa: contrariamente a quanto avvenuto in altre società del Gruppo (in cui un accordo è stato sottoscritto già al termine della prima giornata di trattativa), questa condizione non si è potuta realizzare per l’ex BRE.
Abbiamo infatti ritenuto che l’importo che in chiusura dell’incontro la controparte ha proposto quale ultima offerta, non consentisse alcuna condivisione da parte sindacale, in quanto in sensibile flessione rispetto alla cifra erogata lo scorso anno.
Non ci hanno convinto i criteri “oggettivi” che l’azienda ha esplicitato al tavolo, in quanto mai condivisi: proprio perché non condivisi, la loro rigida applicazione avrebbe come effetto la rinuncia da parte sindacale a qualsiasi margine di trattativa anche per una materia che in base al CCNL abbiamo pieno titolo per contrattare.
Per sbizzarrirsi con numeri e formule c’è già il sistema incentivante, in cui l’azienda se la canta e se la suona come meglio ritiene.
Occorrerà quindi calendarizzare ulteriori incontri per poter definire l’importo e l’articolazione del VAP 2016: va comunque precisato che il rinvio non necessariamente pregiudica il riconoscimento nei tempi già previsti, considerato che anche per i casi in cui gli accordi sono già stati firmati, il pagamento è stabilito a partire dal prossimo mese di novembre.
Anche per quanto riguarda il trasferimento della ex Direzione Generale BRE da Torino a Cuneo – ora Sede MAT NO – il previsto incontro di gruppo di martedì 17 ottobre a Bergamo, si è rivelato ancora di carattere interlocutorio. La consegna di una prima bozza di documento con cui l’Azienda intenderebbe regolare l’intera operazione, a nostro avviso, non rappresenta che l’inizio di un confronto più specifico ed approfondito al fine di mitigare al massimo le ricadute su lavoratrici e lavoratori coinvolti.
Sarà nostra cura aggiornarVi costantemente sugli sviluppi dei confronti in atto.