Si è svolto oggi a Roma il previsto incontro con l’Associazione Bancaria Italiana per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i circa 270.000 addetti del Settore del Credito.
Per come richiesto unitariamente dal Sindacato, la trattativa è proseguita prendendo a riferimento le richieste contenute nella piattaforma presentata dal Sindacato e approvata da oltre il 99% delle Colleghe e dei Colleghi nelle Assemblee svoltesi in tutta Italia.
“Dobbiamo registrare tanti no e qualche vedremo” dichiara il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL Emilio Contrasto – deluso per le risposte espresse dalla controparte. “Nonostante l’impegno a trovare soluzioni in tempi stretti, oggi le proposte dell’Associazione delle Banche non consentono assolutamente di poter ben sperare su una positiva e veloce conclusione del percorso di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro scaduto lo scorso 31 dicembre”.
“Innanzitutto – precisa Contrasto – dovrà essere confermata la centralità del Contratto Nazionale, che è e dovrà restare il punto di riferimento della contrattazione sia nazionale che aziendale per la migliore tutela di tutte le Lavoratrici e di tutti i Lavoratori del Settore”.
“Anche sulla parte economica – prosegue il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL – che non può essere oggetto di ulteriore trattativa vista l’assoluta congruità delle nostre richieste rispetto alle dinamiche inflazionistiche e agli altissimi livelli di redditività ottenuti dalle Banche, la posizione del Comitato Affari Sindacali e Lavoro dell’ABI è apparsa vaga e quindi del tutto insoddisfacente e ingiustificata. Sempre sulla parte economica, inoltre, è stato ribadito che sarebbe inaccettabile qualsiasi ipotesi di proroga del congelamento della base imponibile per il calcolo del Trattamento di Fine Rapporto”.
“Infine – conclude Contrasto – il Sindacato ha ribadito ad ABI la necessità di trovare soluzione alla annosa questione della tassazione dei fringe benefit. In tal senso, va sicuramente apprezzato il recente intervento del Sottosegretario all’economia Sandra Savino che ha preannunciato una modifica della norma finalizzata ad estendere a tutte le Lavoratrici ed a tutti i Lavoratori interessati dal problema le esenzioni previste. Nelle more dell’auspicato intervento strutturale da parte del Governo, la richiesta unitaria del Sindacato è quella di trovare con ABI soluzioni interne che tutelino tutte le Persone coinvolte”.