Nella giornata di ieri è proseguito in maniera serrato il confronto e la collaborazione con l’azienda per individuare e rendere efficaci le misure adottate nell’emergenza COVID19. A nostro avviso, ancora manca un passo: la ricezione della clientela solo su appuntamento. Per questo, inusualmente, abbiamo ritenuto di scrivere una ulteriore lettera al CEO Victor Massiah per richiedere anche questo provvedimento che, con tutti i limiti che può contenere, è secondo noi indispensabile. A seguire, come d’uso, il dettaglio degli ultimi aggiornamenti.
COSE FATTE E COSE DA FARE
I Coordinatori di tutte le sigle sindacali del Gruppo UBI hanno scritto giovedì 19 marzo una “lettera aperta” al CEO, Victor Massiah, con la richiesta di ulteriori iniziative urgenti volte a fronteggiare l’emergenza sanitaria legata al CORONAVIRUS.
La risposta è stata immediata e nella giornata di ieri Massiah ha scritto elencando tutta una serie di misure che UBI adotterà già dal prossimo lunedì:
– CHIUSURA AL PUBBLICO POMERIDIANA DI TUTTE LE 400 FILIALI CON PIÙ DI 9 DIPENDENTI: nessuna filiale del Gruppo resta aperta al pubblico nelle ore pomeridiane. Ricordiamo che l’attività di caring in cui saranno occupati i colleghi durante la chiusura al pubblico deve essere improntata a fornire tutte le informazioni utili per evitare alla clientela di recarsi in filiale il più possibile. Inoltre raccomandiamo attenzione e rispetto della normativa laddove venga richiesta l’effettuazione di operazioni al di fuori di quanto previsto.
– INSTALLAZIONE IN TUTTE LE FILIALI DI CIRCA 5.000 BARRIERE PROTETTIVE IN PLEXIGLAS a garanzia di protezione fra colleghi e clienti.
– ULTERIORE ATTIVAZIONE DELLO SMART WORKING PER LE ATTIVITÀ COMMERCIALI DI RETE.
– SPECIFICA COPERTURA ASSICURATIVA PER TUTTI I COLLEGHI DEL GRUPPO IN CASO DI CONTAGIO DA COVID19.
Queste iniziative si inseriscono in una situazione che vede attivate nel Gruppo circa 10.000 postazioni di Smart Working e circa 8.000 assenze giornaliere con specifici permessi retribuiti legati all’epidemia.
La Lettera di risposta del CEO si chiudeva con l’indicazione di possibili nuove soluzioni da adottare senza indugiare qualora le evidenze lo rendessero necessario per garantire la massima tutela dei dipendenti del gruppo.
Proprio questi intenti dichiarati dal CEO e la situazione del Paese, che drammaticamente si sta aggravando giorno dopo giorno, ci hanno spinti a scrivere una ulteriore Lettera aperta al CEO Victor Massiah (che riportiamo a margine di questo comunicato).
E’ troppa la gente che ancora gira per le strade, troppa la gente che non si rende conto di quanto sta avvenendo. I contatti sociali vanno evitati il più possibile perché l’unico modo per contrastare il diffondersi del virus, dichiarano gli esperti, è quello di evitare ogni rapporto fra persone.
Ogni giorno ancora troppe persone entrano in banca per fare operazioni banali e non necessarie.
La realtà, purtroppo, ci evidenzia comportamenti a dir poco impropri: molte persone quotidianamente entrano in uno sportello bancario, forse perché questa scelta consente loro di riappropriarsi di una parvenza di normalità, scordandosi però di quanto sia rischioso per la propria salute e di quella dei lavoratori che incontra.
In Italia le persone contagiate e in quarantena continuano ad aumentare. Nel nostro Gruppo in questi giorni le filiali chiuse per motivi legati al virus sono quasi raddoppiate passando da 29 a 48.
Tutto ciò ci porta a chiedere nuovamente con forza che l’INGRESSO DELLA CLIENTELA NEGLI SPORTELLI SIA “SOLO PREVIO APPUNTAMENTO” quale modalità che riteniamo imprescindibile, se vogliamo fare veramente tutto il possibile in questa situazione drammatica.
Tutti i dipendenti, tutto il quadro sindacale si aspettano questo importante segnale dal vertice aziendale!
ALTRE RICHIESTE DELLE OO.SS. AL TAVOLO PERMANENTE CON LA BANCA
Queste le ulteriori evidenze rappresentate all’azienda:
⁃ necessità di misure chiare per gestire il pagamento delle pensioni dal prossimo giovedì 26 marzo. Senza una precisa regolamentazione si rischia un afflusso confuso e pericolosi agli sportelli bancari;
⁃ chiarimenti dei provvedimenti adottati dal Governo con il decreto “Cura Italia” relativamente ai permessi aggiuntivi Legge 104 e sui congedi parentali straordinari pagati al 50%;
⁃ chiarimenti sulle modalità operative di caricamento dei bancomat per le filiali chiuse, in particolare i minisportelli;
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Vi invitiamo a segnalarci quanto ritenete necessario, monitorando la continua evoluzione delle misure adottate che, in quanto straordinarie, richiedono continue verifiche e aggiustamenti, nella consapevolezza che chi, singolarmente, non agevola tali misure, si mette in opposizione rispetto alla volontà del sindacato e dell’azienda di tutelare la salute dei propri dipendenti con tutti gli strumenti possibili.