Si è svolto oggi l’incontro tra i Coordinatori di tutte le Organizzazioni Sindacali e l’Azienda per la verifica delle azioni messe in campo nel Gruppo per fronteggiare l’emergenza in corso nel Paese. In particolare, è stato fatto il punto sulle iniziative già in corso da parte aziendale, molte delle quali messe in atto anche grazie alle segnalazioni ricevute dalle Organizzazioni Sindacali da parte delle colleghe e dei colleghi particolarmente coinvolti. Inoltre, da parte sindacale, sono state avanzate ulteriori richieste che saranno vagliate dall’Azienda nelle prossime ore, anche in funzione dell’evolversi delle decisioni prese dalle autorità competenti.
L’Azienda informa che la situazione viene affrontata dal Gruppo UBI Banca, nel pieno rispetto dei provvedimenti tempo per tempo emanati dalle Autorità pubbliche competenti (Governo, Ministeri, Regioni, Prefetti), in coerenza con le linee guida indicate da Abi e secondo le indicazioni fornite dal Medico competente.
Il Gruppo ha costituito da subito un «Comitato di crisi» che si riunisce quotidianamente e a cui compete l’adozione delle misure di contenimento dell’epidemia, con riferimento agli aspetti sia medico/igienico-sanitarie che organizzativi. Il Comitato partecipa ai continui incontri promossi da ABI.
PRIMI PROVVEDIMENTI E SITUAZIONE ATTUALE
E’ stata chiusa immediatamente e fino a diversa comunicazione la filiale di Codogno (unica filiale del Gruppo rientrante nella zona “rossa”), con riposizionamento dell’operatività sulla filiale di Lodi-via Incoronata. In generale saranno oggetto di chiusura tutte le unità operative localizzate nei comuni oggetto delle medesime ordinanze restrittive.
Sono stati esonerati dall’attività lavorativa i 28 colleghi residenti o operanti nella zona “rossa”.
Sono stati avvisati tutti i fornitori/consulenti del Gruppo di non presentarsi nelle sedi UBI Banca nel caso provengano dalle zone oggetto di ordinanza, nonché dagli altri comuni interessati da analoga misura nel prossimo futuro.
Sono state emanate limitazione delle missioni e sospensione delle attività formative e dei meeting per le zone “rossa” e “gialla”.
Sono stati comunicati i contatti degli uffici ai quali rivolgersi per chiarimenti e informazioni, ovvero:
– Servizio Prevenzione e Protezione: spp@ubibanca.it ;
– Risorse Umane di riferimento;
– Medico competente: medico.competente@ubibanca.it per ricevere indicazioni sanitarie e comunicare casistiche particolari (es. familiare sintomatico, contatti con persone provenienti dalla zona “rossa”, ecc.).
Invitiamo tutti i colleghi a segnalare, per la propria e l’altrui tutela, al medico competente tutte le situazioni dubbie e comunque potenzialmente sospette.
Sono state date le istruzioni operative per la limitazione della partecipazione alle riunioni (max 6 persone) e adottate le misure per l’accesso della clientela nelle Filiali ubicate nella “zona gialla”.
Sono in corso di valutazione (di concerto con ABI, Banca d’Italia e Prefetture) misure relative a trattamento banconote e caricamento bancomat in zona “rossa”.
E’ in corso il rafforzamento delle attività di pulizia in tutte le unità operative della zona “gialla” con prodotti specifici, anche durante l’orario lavorativo: sono stati modificati i contratti di appalto e le imprese fornitrici si stanno via via adeguando alle nuove disposizioni.
E’ in corso di distribuzione il kit di protezione a partire dalle filiali e unità operative limitrofe ai comuni oggetto di ordinanza, nonché alle unità operative locate presso sedi ospedaliere, aeroporti e presidi sanitari. La distribuzione risente della difficoltà di approvvigionamento dei kit: ad oggi sono state consegnate oltre 1.000 mascherine, 9.000 guanti e 1.200 gel. Nei prossimi giorni continuerà la distribuzione.
Sono operative le seguenti nuove causali di assenza retribuita gestite centralmente dall’Amministrazione del Personale:
– “Permesso sanitario obbligatorio”: riservata a coloro che per effetto di disposizioni normative non possono obbligatoriamente recarsi sul luogo di lavoro (ad esempio: colleghi che abitano nella zona “rossa”)
– “Permesso sanitario cautelativo”: riservata a coloro che per motivi (sanitari) cautelativi sono esonerati dalla prestazione lavorativa su indicazione del medico competente, ad esempio donne in gravidanza o lavoratori con particolari patologie (persone immunodepresse).
SMART WORKING
Per quanto riguarda lo Smart Working sono state definite misure straordinarie che hanno consentito:
– la rimozione, in via temporanea e per tutta la durata dell’emergenza, del limite di 10 giorni mensili;
– l’incremento dell’operatività da domicilio, fruita giornalmente da circa 1.000 colleghe e colleghi (nel 2019, mediamente, lo SW era fruito da 100 lavoratori al giorno).
Ad oggi sono pervenute circa 700 richieste di nuove attivazioni di contratti SW (di cui 600 già accettate): nella maggior parte dei casi, in attesa della risposta formale dell’accettazione, è stata consentita comunque l’operatività da casa.
Va precisato che le misure straordinarie relative allo SW si intendono applicabili:
– in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e Liguria;
– esclusivamente nelle unità operative centrali;
PROPOSTE SINDACALI PER LA CURA DEI FIGLI IN CASO DI CHIUSURA DELLE SCUOLE
A seguito dell’evolversi della situazione, in particolare in vista di possibili proroghe della chiusura delle scuole, le Organizzazioni Sindacali hanno richiesto l’adozione di misure a supporto delle esigenze di cura dei figli per superare la gestione discrezionale adottata dall’Azienda nell’emergenza dei primi giorni:
– utilizzo senza preavviso della banca delle ore, delle festività soppresse, delle ferie;
– utilizzo dei congedi straordinari (Social Days) retribuiti al 40%;
– fruizione dei congedi parentali retribuiti al 50%;
– ragionevole concessione di flessibilità saltuaria di orario per casi particolari;
– accesso a forme di permesso retribuito ad integrazione di quanto previsto dal CIA.
L’Azienda si è impegnata a dare tempestiva risposta alle richieste formulate.
Sia da parte sindacale che da parte aziendale è stata rilevata la necessità di dare continuità a questo tipo di incontri per monitorare la situazione in continua evoluzione.
Invitiamo i colleghi a segnalare, anche tramite le Organizzazioni Sindacali, casistiche e criticità che saranno portate all’attenzione dell’Azienda tramite i Coordinatori durante i prossimi incontri.