Come noto, in seguito agli ultimi aggiornamenti relativi ai casi di “coronavirus” COVID-19 accertati in Italia, le autorità competenti, attraverso l’ordinanza del Ministero della Salute della serata del 21 febbraio ’20 e il decreto-legge del Consiglio dei Ministri del 23 febbraio, hanno introdotto misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica, che hanno immediatamente impatti anche sulle attività lavorative del nostro Gruppo e dei nostri collaboratori. La nostra Banca ha inteso allinearsi pienamente alle disposizioni emanate in materia con ordinanza delle autorità, valutando e predisponendo nel contempo tutte le misure necessarie o opportune per fronteggiare questo momento, e che vengono di seguito riportate, nell’esigenza di tutelare sia la comunità e sia i collaboratori tutti, per permettere di svolgere al meglio la propria attività.
1. Comuni oggetto di ordinanza di prescrizione/interdizione
Sono undici i comuni del lodigiano e del Veneto direttamente interessati dall’emergenza “coronavirus” e dai relativi provvedimenti delle autorità per impedire la diffusione del contagio. Ecco l’elenco completo: Vò Euganeo, Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano.
La Banca ha disposto la chiusura degli sportelli ricadenti in comune oggetto di ordinanza prescrittiva nella giornata di lunedì e martedì (nostra filiale presente solo su Codogno), con verifica riguardo alle giornate successive alla luce delle prossime indicazioni delle autorità.
A colleghe/i che operano in tale comune o che vivono nei comuni sopraindicati e lavorano altrove è stato comunicato di astenersi dal recarsi al lavoro, eventualmente operando in modalità smart working, ove possibile.
In tale contesto, l’Azienda segue attentamente con specifiche sessioni l’evoluzione della situazione e la formulazione di eventuali nuove ordinanze, attivando tempo per tempo analoghe misure.
N.B. Si raccomanda ai collaboratori che, pur non operando o non vivendo nei comuni sopra riportati, si fossero recati negli stessi nelle ultime due settimane, ad astenersi dal recarsi al lavoro (comunicandolo all’Azienda) e a rivolgersi al proprio medico o alle strutture sanitarie competenti per una verifica del proprio stato di salute.
Le assenze per cause di forza maggiore determinate dal fenomeno epidemiologico sono da considerarsi retribuite.
2. Altre misure organizzative
2.1 Unità operative, al momento individuate, limitrofe ai comuni oggetto di ordinanza di prescrizione/interdizione
Le filiali e unità operative non ricomprese nei Comuni di cui al punto 1. restano regolarmente operanti, seguendo attentamente gli sviluppi del fenomeno.
Le filiali e unità operative limitrofe ai comuni oggetto di ordinanza vengono dotate, in via precauzionale e preventiva, di presidi sanitari volti a garantire idonea profilassi e protezione ai colleghi che vi operano. In particolare:
– alle filiali e alle unità presenti su Lodi, Cremona, Crema, Landriano, Siziano, Giussago, Torrevecchia Pia, Magherno, Pavia, Albuzzano, Belgioioso, Piacenza e Caorso, sarà fornito a stretto giro un kit composto da detergente sanitizzante per l’igiene delle mani, guanti monouso da usare per il maneggio di contante, mascherina monouso protettiva dell’apparato respiratorio. Con riferimento a tale ultima dotazione, nel precisare che, da indicazioni dell’OMS, l’uso dovrebbe essere limitato alle situazioni nelle quali si manifestano sintomi quali tosse e starnuti, la stessa può tuttavia rappresentare una protezione in caso di contatto con persone asintomatiche, che potrebbero trasmettere l’infezione da coronavirus. La consegna del kit è accompagnata da specifiche indicazioni e istruzioni elaborate dal nostro Medico competente.
N.B. Dotazioni di detergente sanitizzante saranno distribuite nelle mense aziendali e progressivamente su tutte le unità lavorative del Gruppo.
2.2 Missioni per servizio, attività formative e meeting Sono annullate le missioni nei comuni indicati al punto 1.
Si raccomanda altresì di limitare comunque le missioni di lavoro anche nelle altre zone e di evitarle ove non strettamente necessario.
In linea generale e laddove possibile, nell’ambito delle Regioni interessate da fenomeni di epidemiologici, sono da privilegiare sempre soluzioni alternative di lavoro, anche alle riunioni, quali video-conferenze o call-conference e in tutti i casi in cui sia possibile far ricorso allo smart working, previo avviso all’Azienda. In questa ottica sarà rafforzata ed estesa la possibilità del ricorso al tale ultima modalità, con le indicazioni che saranno puntualmente diramate.
Sono temporaneamente sospese tutte le attività di formazione ed eventuali meeting previsti per lunedì e martedì 24 e 25 febbraio – ivi comprese le sedute programmate in ABI per la conciliazione relativa al recente piano esodi – nelle regioni Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna. Ulteriori indicazioni saranno tempestivamente trasmesse.
2.3 All’interno dei luoghi di lavoro
All’interno delle sedi aziendali, il lavoratore deve adottare precauzioni idonee a limitare il rischio di diffusione del virus; queste misure sono le stesse indicate dal ministero della Salute, ossia:
– lavarsi frequentemente le mani,
– porre attenzione all’igiene delle superfici,
– evitare contatti con persone con sintomi influenzali..
L’Azienda ha altresì disposto di intensificare il servizio di pulizie presso tutte le filiali e le sedi del Gruppo, prevedendo un’accurata pulizia degli spazi e delle superfici con appositi prodotti igienizzanti.
In calce alla presente comunicazione si trovano le istruzioni puntuali relative alle regole di comportamento e al corretto impiego delle misure sanitarie preventive.
2.4 Fornitori e consulenti
Particolare attenzione è stata disposta anche nelle sedi aziendali dove sono rinforzate le procedure di controllo accessi sia per l’ingresso di visitatori sia di fornitori provenienti dai comuni a rischio.
2.5 Personale in gravidanza o invalido che nei territori interessati dal contagio
I dipendenti con particolari condizioni di salute (lavoratrici in gravidanza o invalidi) che operano o vivono nelle zone interessate dal contagio possono rivolgersi al Medico Competente, con il quale l’Azienda potrà individuare, ove possibile, soluzioni tali da consentire di lavorare in remoto (smart working) o in luoghi che consentano idonee condizioni.
Numeri utili e contatti
Per eventuali chiarimenti e delucidazioni raccomandiamo a tutti i lavoratori di rivolgersi a:
– Medico Competente all’indirizzo medico.competente@ubibanca.it per indicazioni sanitarie.
– Servizio Prevenzione e Protezione all’indirizzo spp@ubibanca.it per misure di prevenzione e protezione.
– Risorse Umane di riferimento.
Il Gruppo segue ed è impegnato a gestire con la massima attenzione, senza note di allarmismo, la situazione di emergenza e la sua evoluzione, adottando tutti i provvedimenti necessari o opportuni a protezione dei propri collaboratori.
Ulteriori comunicazioni e indicazioni saranno, pertanto, quanto prima e tempo per tempo trasmesse.
Comportamenti basati su informazioni corrette
L’impegno per prevenire l’epidemia da “coronavirus” (COVID 19) passa anche attraverso i comportamenti, che devono essere basati su informazioni corrette. Seguire le misure raccomandate, a partire dal lavaggio delle mani, ci aiuta a prevenire questa e anche altre patologie infettive.
Ecco le regole:
1. Lavati spesso le mani. Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono decisivi per prevenire l’infezione. Le mani vanno lavate con acqua e sapone per almeno 20 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol al 60%. Lavarsi le mani elimina il virus.
2. Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute. Mantieni almeno un metro di distanza dalle altre persone, in particolare quando tossiscono o starnutiscono o hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso a distanza ravvicinata.
3. Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani. Il virus si trasmette principalmente per via respiratoria, ma può entrare nel corpo anche attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi evita di toccarli con le mani non ben lavate. Le mani, infatti, possono venire a contatto con superfici contaminate dal virus e trasmetterlo al tuo corpo.
4. Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci. Se hai un’infezione respiratoria acuta, evita contatti ravvicinati con le altre persone, tossisci all’interno del gomito o di un fazzoletto, preferibilmente monouso, indossa una mascherina e lavati le mani. Se ti copri la bocca con le mani potresti contaminare oggetti o persone con cui vieni a contatto.
5. Non prendere farmaci antivirali né antibiotici a meno che siano prescritti dal medico. Allo stato attuale non ci sono evidenze scientifiche che l’uso dei farmaci antivirali prevenga l’infezione da nuovo coronavirus. Gli antibiotici non funzionano contro i virus, ma solo contro i batteri. Il CoVid 19 è, per l’appunto, un virus e quindi gli antibiotici non vengono utilizzati come mezzo di prevenzione o trattamento, a meno che non subentrino co-infezioni batteriche.
6. Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol. I disinfettanti chimici che possono uccidere il nuovo coronavirus sulle superfici includono disinfettanti a base di candeggina / cloro, solventi, etanolo al 75%, acido peracetico e cloroformio. Il tuo medico e il tuo farmacista sapranno consigliarti.
7. Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate. L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda di indossare una mascherina se sospetti di aver contratto il nuovo coronavirus, e presenti sintomi quali tosse o starnuti, o se ti prendi cura di una persona con sospetta infezione da nuovo coronavirus (viaggio recente in Cina e sintomi respiratori). L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus, ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene quali il lavaggio accurato delle mani per almeno 20 secondi. Non è utile indossare più mascherine sovrapposte.
8. I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi. L’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che le persone che ricevono pacchi dalla Cina non sono a rischio di contrarre il nuovo coronavirus, perché non è in grado di sopravvivere a lungo sulle superfici. A tutt’oggi non abbiamo alcuna evidenza che oggetti, prodotti in Cina o altrove, possano trasmettere il nuovo coronavirus.
9. Contatta il numero verde 1500 se hai febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni. Il periodo di incubazione del nuovo coronavirus è compreso tra 1 e 14 giorni. Se sei tornato da un viaggio in Cina da meno di 14 giorni, o sei stato a contatto con persone tornate dalla Cina da meno di 14 giorni, e ti viene febbre, tosse, difficoltà respiratorie, dolori muscolari, stanchezza chiama il numero verde 1500 del Ministero della Salute per avere informazioni su cosa fare. Indossa una mascherina, se sei a contatto con altre persone, usa fazzoletti usa e getta e lavati bene le mani.
10. Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus. Al momento, non ci sono prove che animali da compagnia come cani e gatti possano essere infettati dal virus. Tuttavia, è sempre bene lavarsi le mani con acqua e sapone dopo il contatto con gli animali da compagnia