La disdetta unilaterale, da parte dell’ABI, dell’accordo del 24 gennaio 2001 relativo all’accesso volontario al Fondo di Solidarietà, rappresenta un fatto grave che non favorisce il dialogo e determina l’inevitabile interruzione delle relazioni sindacali a tutti i livelli. Le argomentazioni addotte dall’ABI, sia per ciò che concerne il rinnovo del contratto nazionale che per la gestione del Fondo di Solidarietà, si basano su una lettura parziale dei dati e per questo vanno rigettate.
La nostra Organizzazione ha fornito una propria lettura del quadro di riferimento economico e normativo nel quale la categoria si appresta a rinnovare il CCNL – inviata a tutte le strutture e comunque consultabile nel sito www.unisin.it, oltre che in quelli delle rispettive Sezioni –. Questa analisi porta a conclusioni diverse e, comunque, tende ad affermare con forza che la soluzione dei problemi non si può trovare, ancora una volta, nella mera riduzione del costo del lavoro.