IL SINDACATO IN AZIENDA
Nata nel 1952 nelle Casse di Risparmio come Federazione di Associazioni Aziendali Autonome, la FALCRI (Federazione Autonoma Lavoratori del Credito e del Risparmio Italiani) ha portato il Sindacato in Azienda, trasformando i dipendenti in dirigenti sindacali. Organizzazione sindacale, apartitica e autonoma, FALCRI nel ’53 sottoscrive il suo primo CCNL ACRI e, negli anni successivi, consolida ed espande la sua presenza in tale settore fino a diventare spesso il punto di riferimento più rappresentativo in diverse realtà aziendali, grazie al forte impegno nello sviluppo della contrattazione integrativa aziendale. Puntando soprattutto a rafforzare il principio di solidarietà professionale, anche tramite politiche e realizzazioni assistenziali e mutualistiche, impegnandosi nella valorizzazione morale ed economica dei lavoratori e nell’accrescimento della loro dignità e del loro prestigio, la FALCRI nel 1983 estende il proprio raggio di azione all’intero settore del credito, ampliando la propria azione al mondo delle Aziende di credito (Assicredito). La profonda conoscenza della realtà delle banche unita all’ autonomia delle singole strutture sono le parole d’ordine della FALCRI, al fianco degli Istituti bancari fino alle più recenti trasformazioni, da aziende bancarie in pochi grandi Gruppi Bancari.
IL TERRITORIO
Nonostante la profonda trasformazione delle Banche in Italia e la sempre maggiore perdita del fattore di territorialità che ha sempre caratterizzato molte delle aziende di credito, la FALCRI ha continuato a credere nell’importanza del territorio, “linfa” vitale della “nuova Banca”, che “nel territorio” vuole favorire la crescita economica generale e l’occupazione.
L’ATTENZIONE AL CLIENTE
I lavoratori iscritti alla FALCRI condividono da sempre l’attenzione al cliente per la qualità del servizio e la sentono come tutela del loro posto di lavoro. La globalizzazione dei mercati, l¹Europa, la concorrenza esasperata, la Borsa, gli Azionisti, i grandi gruppi bancari e finanziari hanno indotto le Aziende bancarie ad operare una profonda segmentazione nella clientela e nei servizi da erogare, concentrandosi principalmente su quelli ad alta remunerazione e bassi costi di gestione. Questo processo ha portato inevitabilmente ad un¹omologazione di prodotti e servizi con ampie fasce di clientela che vengono a trovarsi ai margini del sistema. Il dipendente di banca si trova ogni giorno ad essere pressato e condizionato affinché svolga la sua attività secondo questa precisa impostazione. La gestione della clientela, poi, avviene sempre di più attraverso canali telematici e strumentazioni che ben poco lasciano all¹aspetto umano della relazione consulenziale. Questo comporta un ulteriore aspetto negativo nell¹erogazione del servizio bancario a certa tipologia di clientela ed una notevole dequalificazione professionale del dipendente. Ma l’elemento negativo non è, ovviamente, l¹utilizzo dello strumento informatico, piuttosto le modalità di utilizzo, che non sono al servizio né dell¹utente esterno-cliente, né dell¹utente interno-dipendente. Cliente e dipendente rimangono soggetti passivi di un processo che possono solo in minima parte controllare e gestire. Se l’obiettivo primario da raggiungere per le Banche è la massimizzazione dei profitti, l¹abbattimento dei costi ed il soddisfacimento dei desiderata dell¹azionista, la FALCRI ritiene che il ruolo del Sindacato sia quello di riequilibrare questo rapporto, identificando questa necessità come un’esigenza sociale ed economica.
LA TUTELA DELL’INTEGRITA’ PSICOFISICA DEI LAVORATORI
Il luogo di lavoro è sempre più un generatore di rischi per l¹integrità del lavoratore. Locali spesso non a norma accolgono strumentazioni e macchinari ad alto rischio, la microcriminalità è divenuta un qualcosa con cui confrontarsi quasi quotidianamente, lo stress da super lavoro, il continuo variare delle procedure e delle competenze richieste, il forte e costante input alla riduzione dei costi, l¹ossessione alla vendita, il Mobbing ormai divenuto un fenomeno sociale, mettono il lavoratore in una situazione dove il rischio per la propria salute è divenuto altissimo. Fondamentale in questo contesto il ruolo della FALCRI per recuperare una dimensione lavorativa che non mortifichi il dipendente nella sua integrità fisica e morale. La FALCRI si propone, infatti, di incentivare l’esperienza maturata con gli sportelli Mobbing e di far applicare correttamente la legge 626 sulla sicurezza. I
CONTRATTI DI LAVORO
La natura della FALCRI ha fatto sì che la più forte penetrazione contrattuale sia avvenuta nelle Aziende attraverso i Contratti Integrativi Aziendali. Questa contrattazione di secondo livello rispetto alla cornice contrattuale nazionale è stata da sempre l¹elemento vincente della FALCRI.La FALCRI utilizza le proprie competenze come interlocutore attento e preparato anche rispetto alla verifica di operazioni finanziarie e Piani industriali non sempre adeguati. Le nuove figure professionali e le nuove tipologie di lavoro, dovranno trovare adeguata tutela nei contratti di lavoro, garantendo la necessaria dinamicità nell’affrontare un Mercato del Lavoro in continua evoluzione. Recuperare il livello aziendale come osservatorio più adeguato e vicino per valorizzare al meglio la forza lavoro sia da un punto di vista economico che professionale, elevare il livello di preparazione dei dirigenti sindacali verso i macro sistemi economici, sviluppare ed articolare la normazione delle numerose “zone oscure”, produrre contratti che regolino efficacemente i processi di aggregazione bancaria e tutelino il lavoratore anche sotto il profilo dello sviluppo professionale e delle “nuove professioni”, questo l’impegno concreto della FALCRI per i lavoratori.
LA FORMAZIONE
Presente e futuro dell’intero settore, la formazione del personale è l’elemento cardine di tutela dell’occupazione e della salute economica della categoria. Finché gli investimenti sulla forza lavoro rimarranno parziali, non accurati e sostanzialmente poveri e limitati nei contenuti, il mondo bancario italiano difficilmente riuscirà a raggiungere il tanto agognato allineamento con i principali paesi europei. I Banchieri devono velocemente capire che non è solo un problema di tagli sui costi del personale ma che lo sforzo maggiore va profuso nella produzione di qualità ed efficienza. Questo è un percorso più difficile, bisogna essere imprenditori capaci, ma è l¹unico percorribile. Compito della FALCRI quello di svolgere un ruolo propositivo e di stimolo affinché la categoria raggiunga livelli sempre maggiori di professionalità, fondamentale per salvaguardare la propria posizione lavorativa. Sviluppare in proprio moduli formativi attingendo anche a finanziamenti comunitari, credendo nel ruolo attivo e propositivo di Enbicredito (Ente bilaterale per la formazione nel settore) per creare collaborazioni con società che svolgono attività di formazione nel settore, dedicando uno spazio adeguato nei contratti di lavoro alla formazione, per far crescere qualitativamente le nuove figure professionali.
LE PARI OPPORTUNITA
La FALCRI è da sempre molto attenta a questa tematica e nei contratti di lavoro forte è stato l¹impegno nel trattare la materia. Protagonista anche di alcune pubblicazioni tematiche e di interventi nelle sedi istituzionali, la FALCRI si troverà impegnata, in occasione del prossimo contratto di lavoro, ad ampliare la normativa concernente la materia. Inoltre il riesame delle competenze e dei criteri di funzionamento dell’Osservatorio Nazionale dovrà esaltare quella parte che riguarda lo studio e la promozione delle pari opportunità per il personale femminile.
AL PLURALE
– Dal 1997 la FALCRI edita il giornale “Al Plurale”, organo ufficiale della Associazione e dal 2001 è presente su Internet con un sito costantemente aggiornato e ricco di notizie a disposizione degli iscritti, colleghi , addetti ai lavoro e mondo in genere.Dal 2007 la presenza in Internet si è arricchita con una edizione dedicata alla attività sindacale nel gruppo UBI Banca (www.falcriubi.it)
FALCRI UBI
L’associazione sindacale autonoma dipendenti Carical è nata direttamente con il marchio FALCRI, a differenza di altre associazioni che erano preesistenti alla Federazione Nazionale. L’occasione della nascita del nostro sindacato derivò dal fatto che l’allora Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania si avvaleva del Credito Fondiario di Cariplo per erogare mutui propri ai clienti. Accadde così che alcuni dipendenti Carical furono contattati, a metà degli anni 50, dai colleghi lombardi per fondare un nuovo sindacato caratteristico delle Casse di Risparmio. L’iniziativa ebbe un immediato successo in quanto si avvertiva evidentemente la necessità di dare rappresentanza ad un segmento del mondo bancario pubblico, quello delle Casse di Risparmio, con caratteristiche molto diverse da quello prevalentemente privato delle banche commerciali che la facevano da padrone nelle scelte sindacali in quanto maggioritarie sia dal punto di vista politico che numerico. Il mondo delle Casse di Risparmio, allora enti pubblici economici, era caratterizzato da un pulviscolo di aziende con l’eccezione di 5/6 Casse di media dimensione ed una sola, la Cariplo, vero e proprio colosso per dimensione e forza economica. Proprio da quest’ultima, infatti, venne fuori l’esigenza di consociare tutte le Casse, anche quelle più piccole, in un organismo per utilizzare al meglio la forza e la potenzialità insite in ognuna di esse. Parimenti, con ottica prospettica, sempre da Cariplo partì l’iniziativa di federare i sindacati autonomi presenti nelle Casse di Risparmio con l’intento di coordinare e potenziare l’azione nel rispetto però dell’autonomia di ciascuna. Molte Casse di dimensione piccola ed anche medio/grande aderirono con entusiasmo all’iniziativa proposta da Cariplo e tra queste ultime vi era la Carical, allora al nono posto tra le Casse di Risparmio. I risultati ottenuti dalla neo Federazione FALCRI furono lusinghieri in quanto riuscì a concludere con la controparte ACRI un contratto di lavoro senza dubbio migliore di quello ottenuto dagli altri sindacati bancari con l’Associazione delle Banche Assicredito. Grazie a questi risultati la popolarità della FALCRI crebbe tanto da farla diventare il primo sindacato nel settore ACRI. La FALCRI CARICAL si costituì a cavallo tra il 1958 e il 1959 con un buon numero di iscritti ma vivacchiò per oltre un decennio in quanto i responsabili, tutti impegnati in Azienda, alcuni con ruoli anche importanti, potevano dedicare all’attività sindacale ben poco tempo. Solo tra la fine degli anni ’60 e l’inizio del decennio successivo, dopo la stagione delle lotte studentesche e sindacali, si affermò in Carical l’azione sindacale e la FALCRI, grazie all’azione di dirigenti sindacali di buon livello accrebbe la sua rappresentatività fino a diventare il sindacato di maggioranza. Da allora si è percorso molto cammino sia a livello nazionale sia a quello aziendale. La FALCRI non è più il sindacato delle Casse ma è ora presente in tutto il settore del credito. La Carical non esiste più dopo la fusione con Caripuglia e Carisal è nata Carime, anche in questa nuova realtà la FALCRI rimane il sindacato di maggioranza. Senza falsa modestia, si può affermare che la FALCRI Carime rappresenta, rispetto al territorio, qualcosa di più e di diverso del solito sindacato autonomo e, per di più, categoriale in quanto ha travalicato il perimetro dell’Azienda per porsi, in alcune circostanze, da vero e proprio interlocutore delle istituzioni sociali e politiche. Un sindacato con una spiccata vocazione unitaria ma che, in alcuni momenti, ha saputo fare delle battaglie anche da solo ed in contrasto con le altre sigle. Un sindacato che ha dovuto e saputo rintuzzare, in alcuni momenti, gli attacchi provenienti da varie parti superati grazie alla compattezza della struttura dirigente ed a quella dei propri iscritti che hanno l’orgoglio e la consapevolezza di far parte di un organismo che è trainante per altri sindacati ed è un punto di riferimento anche per molti colleghi non iscritti al sindacato. A tal proposito è significativo un episodio accaduto a fine ’96, quando in Carical si aprì una trattativa per ridimensionare il costo del lavoro. In quella occasione il tavolo sindacale, partito unitariamente, si divise per la decisione della FALCRI di chiedere uno stop per informare i colleghi dei contenuti del confronto, attraverso una serie di assemblee. Le altre sigle avevano fretta di concludere, proseguirono la trattativa ed in breve tempo definirono un accordo che la FALCRI rifiutò di sottoscrivere. Successivamente i fatti dimostrarono che i tagli accettati dalle altre organizzazioni erano eccessivi tanto che la stessa azienda restituì ai dipendenti parte di ciò che aveva tagliato. Ebbene, in quella occasione, molti iscritti delle altre sigle criticarono la decisione della FALCRI di abbandonare il tavolo della trattativa in quanto, secondo loro, era venuta meno una presenza decisiva per l’esito del confronto, riconoscendo così all’associazione FALCRI un ruolo determinante all’interno dello schieramento sindacale.Ma la storia della FALCRI di Carime è costellata anche di accordi e contratti aziendali eccellenti, quale lo svecchiamento attuato con un prepensionamento di lavoratori e ricambio dei figli e l’assunzione di un buon numero di giovani, ed un contratto aziendale che è riuscito a prevedere benefici normativo ed economici per tutto il personale.Da questa situazione ricade una forte responsabilità sull’associazione FALCRI sia nella fase della proposta e nella definizione di accordi e contratti aziendali, sia nel momento delle lotte. L’azienda conosce bene questa situazione e, quindi, in alcune circostanze ha esercitato pressioni sia sugli iscritti che sui dirigenti per tentare di condizionarne l’operato o addirittura di eroderne la forza. Un giochino che finora non è mai riuscito. Emblematica la vicenda del tentato licenziamento del Segretario Generale della FALCRI, dipendente Carime, per debellare il sindacato tutto, un tentativo che il management della banca ha dovuto ritirare con precipitosità ed ignominia. Proprio questo episodio grottesco ed incredibile testimonia che la FALCRI di Carime è considerata il Sindacato preminente. Infine, un’ultima annotazione che riempie di orgoglio, anche a costo di sembrare immodesti: l’associazione sindacale Carime riesce da sempre ad esprimere una dirigenza di alta qualità, tanto da essere presente da oltre 30 anni nella Segreteria Nazionale, ed in altre cariche importanti, anche al massimo livello ed, in aggiunta, con una presenza femminile, prima donna ad essere stata eletta Segretario Nazionale Responsabile della Federazione. Vien da dire: cosa si vuole di più? L’esperienza di Falcri Carime si è fatta motore propulsivo per favorire la crescita di nuove associazioni FALCRI in BPCI, BPU, BPA e BPB e per costituire l’organismo di gruppo FALCRI UBI che oggi rappresenta e tutela gli interessi di tutti i lavoratori del gruppo Unione di Banche Popolari. Le nuove Associazioni stanno continuando nel lavoro di far conoscere l’azione e la vocazione della FALCRI in un gruppo di Banche Popolari in passato fortemente caratterizzate dalla presenza di altri sindacati, riuscendo ad ottenere, semprepiù, l’apprezzamento e l’appoggio dei colleghi.