“Da tempo, come Sindacati del settore del credito, facciamo fronte comune con ABI e le Banche per invocare nient’altro che una misura di buon senso e finalmente parrebbe che il Governo inizi ad ascoltare le nostre istanze” afferma Emilio Contrasto, Segretario Generale di UNISIN, commentando le voci secondo cui il Governo starebbe prendendo in considerazione la possibilità di destinare una cifra tra i 50 ed i 100 milioni di euro l’anno, per i prossimi tre anni, per contribuire a sostenere i prepensionamenti e la gestione degli esuberi mediante forme di solidarietà.
“Se così stanno le cose – analizza Contrasto – siamo ancora alquanto lontani considerando che l’obiettivo era anche quello di recuperare i 200 milioni di euro l’anno che il settore paga per finanziare la Naspi e che non utilizza in quanto gli esuberi nelle banche sono da sempre stati gestiti con risorse proprie attraverso il fondo di solidarietà di categoria”.
“Finora il Governo si era mostrato sordo alle nostre richieste – conclude il Segretario Generale di UNISIN – quindi consideriamo questo passo come un’apertura ed una svolta per consentire al settore di gestire al meglio un trend di riduzione dei posti di lavoro che le banche perseguono da tempo – basti guardare ai piani industriali dei principali gruppi – ed affrontare un periodo estremamente critico che coinvolge anche importanti realtà bancarie. Naturalmente, sarà ora necessario verificare il testo del provvedimento sul quale il Sindacato auspica un reale e fattivo coinvolgimento da parte del Governo, anche per evitare il ripetersi dei problemi già verificatisi in passato”.