“Il Presidente Patuelli ha confermato, ancora una volta, la propria cifra stilistica, il proprio spessore e una visione che, anche come Sindacato, ci sentiamo di condividere” afferma il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL, Emilio Contrasto, commentando la relazione del Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, all’assemblea annuale dell’Associazione Bancaria.
“Anche il riferimento ad un ulteriore passo in avanti del processo di costruzione dell’Unione Europea, che miri ad una Costituzione UE, ad una maggiore armonizzazione normativa e che vada verso una stagione di diritti, oltre che di doveri è coerente con quanto serve anche al nostro Paese ed alle nostre banche” continua Contrasto.
Per il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL “era doveroso ricordare, e bene lo ha fatto il Presidente Patuelli, come le banche durante la pandemia abbiano svolto un ruolo determinante a sostegno dell’economia, delle famiglie e delle imprese e, aggiungo, questo è stato innanzitutto possibile grazie al contributo consueto di professionalità e abnegazione della Lavoratrici e dei Lavoratori del credito”.
“Politiche anticicliche sono sempre state chieste da UNISIN/CONFSAL ai Governi che, nel corso degli ultimi quindici anni si sono trovati ad affrontare varie crisi economiche e finanziarie, scegliendo purtroppo sempre la via dell’austerità.
A questa terribile pandemia, invece, finalmente si è reagito con politiche espansive rese possibili solo grazie al ruolo svolto dalle banche e, all’interno di esse, dai Colleghi che – anche nei giorni più bui – non hanno mai smesso di supportare famiglie, imprese e territori. Bisogna, altresì, continuare ad investire nella formazione e nel governo dello sviluppo tecnologico, ambito in cui – ricorda Contrasto anche con riferimento alle dichiarazioni del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco – ABI e Sindacati hanno visto lungo in occasione del rinnovo dell’ultimo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro con l’istituzione della cabina di regia sulla digitalizzazione”.
In merito all’intervento del Governatore della Banca d’Italia il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL precisa: “Siamo consapevoli che è alle porte una nuova stagione di fusioni tra banche ma Visco non è convincente quando, ancora una volta, individua i costi del personale come elemento da abbattere, anche attraverso le aggregazioni. In Italia, la natura del tessuto socio-economico del sistema produttivo ha bisogno anche di banche, piccole e medie, comunque sempre fortemente legate al territorio. Occorre poi non dimenticare il gravissimo problema del digital divide ancora strutturalmente presente nel nostro Paese”.
“Il settore del credito, in ogni caso, oltre a rispondere prontamente alla pandemia ed alla crisi correlata ed a confermare la propria centralità nel sistema Paese, ha già gestito negli anni senza traumi e senza pesare sul bilancio pubblico una fortissima riduzione del numero di addetti su base volontaria e un fondamentale ricambio generazionale. Inoltre, va sottolineato che tutto ciò è stato possibile solo grazie alle norme ed agli enti bilaterali costituiti tra ABI e Sindacati che hanno prima individuato e poi governato con sapienza tali processi”.