In data odierna abbiamo sottoscritto l’accordo per il rientro nel Gruppo Intesa Sanpaolo delle lavoratrici e dei lavoratori esternalizzati a inizio 2020 dal Gruppo UBI alla società Accenture Services and Technology S.r.l. (AST).
L’intesa riprende quanto stabilito dall’accordo sottoscritto in UBI il 28 novembre 2019, che prevedeva il rientro dei lavoratori ceduti al verificarsi di determinate circostanze tra cui la reinternalizzazione da parte della banca delle attività e dei servizi a suo tempo ceduti ad AST, condizione che si è realizzata a seguito della positiva decisione assunta da ISP e comunicata alle OO.SS..
Di seguito sintetizziamo gli aspetti salienti dell’accordo sottoscritto oggi, che non solo conferma le previsioni dell’intesa sopracitata, ma introduce ulteriori elementi di garanzia:
– Sono assicurati i diritti e i trattamenti economici individuali maturati (inquadramento, RAL, anzianità e previsioni connesse).
– Su richiesta delle OO.SS. l’accordo prevede che l’assunzione avverrà sulla piazza di attuale assegnazione in AST, in significativo miglioramento rispetto alle garanzie pur previste dal precedente accordo UBI (provincia o province limitrofe, nel limite massimo di 75 km dalla sede attuale).
– Analoga previsione relativa alla ricollocazione su piazza varrà per i colleghi attualmente distaccati.
– Con riferimento alla contrattazione di secondo livello saranno applicate le previsioni valide per il personale di provenienza UBI, stabilite dall’accordo di integrazione del 14 aprile 2021.
Le domande di rientro da parte dei colleghi ceduti dovranno essere presentate entro il 17 settembre 2021 (tramite apposito modulo).
L’assunzione nel Gruppo ISP avverrà con decorrenza 1° ottobre 2021 senza soluzione di continuità, anche in relazione alle connesse tutele di legge.
La stessa data del 1° ottobre è prevista per il rientro in ISP dei colleghi in regime di distacco.
Come OO.SS. esprimiamo piena soddisfazione per l’accordo che conferma l’importanza e il valore della contrattazione nel Gruppo ISP, messa in campo anche in occasione delle operazioni di esternalizzazione, a cui da sempre siamo contrari, ma che responsabilmente affrontiamo per ricercare intese che sanciscano tutele e garanzie adeguate.