Si è svolta oggi a Milano, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, l’assemblea annuale dell’Associazione Bancaria Italiana che quest’anno celebra anche il centenario della propria fondazione.
A portare il loro contributo al termine della presentazione della relazione del Presidente dell’ABI Antonio Patuelli sono intervenuti il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco e il ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria. All’evento erano altresì presenti importanti rappresentanti dell’Associazione Bancaria e delle banche ed esponenti del mondo politico ed istituzionale.
Il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL Emilio Contrasto conferma “l’apprezzamento per lo stile del Presidente Patuelli, fondamentale per un recupero sul piano reputazionale per l’intero mondo del credito dopo i diversi casi di crisi e cattiva gestione che hanno riguardato importanti banche. Importante e assolutamente condiviso anche il principio, da sempre caro al Presidente Patuelli di subordinare in ogni circostanza l’economia all’etica”.
“L’ABI e le banche – continua il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL – adesso, con la trattativa sul rinnovo del CCNL che si avvia ad entrare nel vivo, hanno l’occasione di dimostrare fattivamente la validità del modello di relazioni industriali proprio del settore del credito, caratterizzato da reciproco rispetto e senso di responsabilità: questa sarà la ricetta per aumentare la competitività delle banche italiane”. “Va, infatti, garantita la centralità della contrattazione nazionale – continua Contrasto – attraverso la quale bisogna tutelare i più giovani, rivalutare il salario e recuperare principi di civiltà giuridica come il diritto alla disconnessione ed alla reintegrazione nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo”.
“Importanti sono stati anche i passaggi, all’interno della relazione del Presidente Patuelli, sull’annoso e a tratti drammatico problema delle pressioni commerciali – precisa Contrasto – che sono indissolubilmente connesse con le vendite di prodotti non sempre appropriati alle esigenze della clientela, oltre che con quelle di strumenti finanziari e di investimento dannosi, e con la conseguente crisi di fiducia da parte della clientela”. Su questo tema, insiste il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL, “concordiamo con Patuelli sul fatto che bisogna rendere esigibile l’accordo di settore sulle politiche commerciali oltre che punire ogni comportamento non in linea con i principi stabiliti nell’intesa”.
“Le banche italiane si trovano ad agire ancora con uno svantaggio competitivo sul piano regolamentare e fiscale, rispetto non solo agli istituti di altri Paesi ma soprattutto a competitors impropri come Poste, per rimanere in Italia, o i GAFA (Google, Amazon, Facebook, Apple) per guardare al resto del mondo. Per ovviare a ciò, bisogna dirigersi sempre più in un perimetro che deve essere quello di un’Europa – conclude il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL Contrasto – con norme uguali per tutti i Paesi e che sappia coniugare regole eque e flessibilità per creare una migliore convivenza ed un sistema economico più equilibrato e solidale”.