Occorre ora ridare stabilità e fiducia a territori, famiglie e Lavoratori delle tre Banche.
Prenderanno il via a breve le procedure sindacali correlate all’acquisizione da parte di UBI Banca delle tre good banks: Nuova Banca delle Marche, Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti.
In una prima fase le trattative si svolgeranno all’interno delle singole banche per individuare tutte le misure atte a conseguire gli obiettivi di riduzione degli oneri operativi – così come indicato nell’offerta vincolante di acquisto da parte di UBI Banca – che dovranno essere realizzati prima della fusione delle banche stesse in UBI.
A questo proposito il Segretario Generale di UNISIN – CONFSAL, Emilio Contrasto, dichiara che “nelle imminenti trattative dovranno essere valutate e tenute in considerazione le iniziative di contenimento del costo del personale già in corso nelle singole banche e, quindi, i grandi sacrifici già sostenuti dai Dipendenti e dalle loro famiglie. I Lavoratori stanno, difatti, già duramente pagando le conseguenze di un dissesto non certamente imputabile a loro e sul quale ribadiamo con forza la richiesta di intervento da parte di Magistratura e Organi di vigilanza. Anche per queste ragioni, le nuove eventuali misure da concordare con le Aziende – che auspico in linea con quelle già adottate nel Gruppo UBI durante questi ultimi anni, considerate spesso quale punto di riferimento per altri accordi nel settore – dovranno restare nell’ambito delle previsioni del Contratto Nazionale di Lavoro e prevedere il criterio dell’adesione volontaria da parte di Lavoratrici e Lavoratori”.
Successivamente alla formalizzazione dell’acquisto, il cui via libera è vincolato alla definitiva autorizzazione della BCE, prevista per il prossimo mese di aprile, si aprirà una nuova tornata di incontri sindacali con la Capogruppo UBI Banca allo scopo di gestire i processi di integrazione delle tre banche in UBI.
“La storia delle relazioni sindacali del Gruppo UBI – prosegue Emilio Contrasto – ci insegna che fin qui è sempre stato possibile raggiungere accordi soddisfacenti per entrambe le parti e lo dimostra anche il recente protocollo d’intesa sul Piano Industriale UBI 2016/20, sottoscritto l’11 dicembre scorso”.
“L’auspicio – conclude Contrasto – è che si possa proseguire su questa strada, con il comune obiettivo di salvaguardare i diritti di Lavoratrici e Lavoratori del Gruppo e, contemporaneamente, garantire il raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale UBI e del rilancio delle tre banche in corso di acquisizione”.