Prosegue il confronto con l’azienda per discutere delle numerose problematiche e conseguenti ricadute sul personale connesse al Piano Industriale. Anche oggi le posizioni nei confronti di UBI restano distanti. Da una parte il tavolo sindacale, nella consapevolezza degli elementi di contesto e dei cambiamenti in corso, con responsabilità sta cercando di costruire delle ipotesi contrattuali che offrano garanzie ai lavoratori. In particolare sul tema delle mobilità territoriali il Sindacato ha avanzato proposte innovative che implicano un cambio di filosofia.
Dall’altra parte UBI, impegnata in una operazione di taglio del costo del Personale che intende realizzare attraverso un processo di armonizzazione contrattuale con una revisione significativa di molti istituti, tra i quali:
– mobilità territoriale;
– inquadramenti;
– buoni pasto;
– rimborsi chilometrici;
– premi aziendali;
– indennità di sostituzione;
– indennità di rischio;
– indennità di turno;
– premi fedeltà
– condizioni e agevolazioni creditizie.
Restano tra l’altro ancora aperte le principali questioni, che dovranno trovare risposta prima di poter giungere all’auspicato accordo sindacale:
– POLI: vogliamo sia fatta maggiore chiarezza sulle prospettive e sugli impatti conseguenti alla riorganizzazione per quanto riguarda i colleghi che lavorano nei relativi Poli. Finora manca una precisa specificazione circa il futuro e le garanzie per le risorse che operano nelle filiali (che in seguito al “Piano sportelli” verranno chiuse) o nelle direzioni generali delle banche incorporate.
– GARANZIE: continuiamo a rivendicare adeguate garanzie per i lavoratori del Gruppo nel caso di processi di esternalizzazione/cessione.
– LIVELLI OCCUPAZIONALI: chiediamo una tutela occupazionale per tutti i territori in cui è presente il Gruppo.
– TRATTAMENTI ECONOMICI: chiediamo certezze sul mantenimento del trattamento economico attualmente percepito dai lavoratori.
– PRESTITALIA: abbiamo ribadito la nostra posizione sul percorso di estensione della contrattazione di secondo livello e del CCNL (senza alcuna penalizzazione) per i colleghi dell’unica azienda del Gruppo che, tutt’oggi, applica il CCNL del Commercio.
– CONSOLIDAMENTI: vogliamo verificare la disponibilità concreta a “compensazioni” per le aziende che, complessivamente, verranno penalizzate dal processo di armonizzazione contrattuale.
– PREMI FEDELTA’: ci domandiamo quali sono le reali intenzioni di UBI sui premi di fedeltà in corso di maturazione, dopo la provocazione iniziale circa la totale soppressione dell’istituto.
– PROTOCOLLO SOCIALE: è indispensabile capire le tempistiche per la discussione sulle tematiche connesse al Welfare, tenendo ben presente i processi di incorporazione in atto.
Resta inoltre ferma la nostra posizione:
– massima disponibilità a discutere degli istituti su base volontaria quali “piano esodi incentivati” e “Social DAY 2017”. Leve che restano comunque subordinate al raggiungimento di un equilibrio complessivo su tutte le questioni presenti in questo Piano Industriale.
– approccio completamente diverso per quanto riguarda gli “altri istituti” (banca ore, ferie pregresse, straordinari, festività soppresse, ecc..) che si configurano quali deroghe al CCNL.
In questo momento sono fuori dalla trattativa visto la “gestione schizofrenica” fatta dall’azienda e risultante dagli ultimi dati a consuntivo. Una eventuale discussione su tali “istituti”, proprio in considerazione che trattasi di deroghe al CCNL, non potrà che prevedere un approccio differente e una riscrittura totale degli articolati normativi.
In assenza di un accordo sindacale in tempo utile per la data di incorporazione di BRE e BPCI in UBI (21/11/2016) la disciplina di legge in materia (Codice Civile ex art. 2112) prevede che ai lavoratori provenienti dalle società incorporate siano estesi tutti gli accordi in essere nella società incorporante. Un’opzione che comunque comporta opportunità ma anche rischi.
La prossima settimana UBI dovrà davvero dimostrare la volontà di voler giungere a soluzioni condivise rinnovando e concretizzando le disponibilità finora date.
Da martedì il tavolo sindacale sarà impegnato in una “maratona” che auspichiamo si possa concludere con un’intesa complessiva per garantire un futuro sereno ai colleghi del Gruppo e per confermare la solidità del sistema di relazioni industriali di UBI.