Occorre re-iniziare a “fare banca” sul serio e non continuare a rincorrere pericolosi tagli di costi.
Nel pomeriggio di oggi 27 giugno 2016 il Consigliere Delegato del Gruppo UBI Banca, Dott. Victor Massiah, ha illustrato ai mercati le linee generali che guideranno il nuovo piano industriale.
In attesa di conoscere nel dettaglio i contenuti del piano, che verrà presentato domani mattina alle Organizzazioni Sindacali, il Segretario Generale di UNISIN, Emilio Contrasto, sottolinea che “forte elemento di novità è l’annuncio del passaggio alla “banca unica”, che – in base a quanto dichiarato dai Vertici della Banca – dovrebbe garantire consistenti risparmi e generare nuovi importanti flussi di reddito, assicurando una migliore solidità patrimoniale al Gruppo. Ancora una volta, però, per quanto concerne il contenimento dei costi, saranno tutti i Lavoratori di UBI a doversi far carico delle principali ricadute della manovra. Il notevole numero di “esuberi” dichiarato da UBI va infatti ad aggiungersi alle pesanti riduzioni di personale già imposte al Gruppo negli ultimi anni”.
“Preoccupa – prosegue Contrasto – l’ipotesi di un ulteriore taglio di circa 300 sportelli, decisione, a nostro modo di vedere, solo parzialmente giustificata dalle sovrapposizioni che si determineranno per l’adozione del modello di “banca unica” in sostituzione dell’attuale modello federale”.
“Il Sindacato chiederà ai vertici di UBI che a fronte delle consistenti uscite previste dal nuovo piano industriale – da gestire comunque esclusivamente su base volontaria – occorrerà prevedere un numero adeguato di nuove assunzioni, necessarie innanzitutto per consentire a UBI di operare in modo efficace ed efficiente. Resta quindi da capire – aggiunge Contrasto – attraverso quali strumenti e strategie UBI vorrà continuare ad essere “banca del territorio”. La vicinanza a tutti i territori attualmente serviti è il motivo che ha, fin qui, garantito successo, identità e ragion d’essere a tutte le banche del Gruppo UBI”.
Contrasto conclude “sostegno alle piccole e medie imprese, alle famiglie, agli enti locali e, naturalmente, garanzie occupazionali, tutela dei Lavoratori coinvolti dal processo di trasformazione, salvaguardia della contrattazione di secondo livello, saranno i temi su cui dovrà svilupparsi il delicato e complesso confronto sindacale di imminente apertura e sui quali il Sindacato chiederà a controparte impegni certi ed esigibili”.