In data 19 maggio 2016 si è tenuto il confronto tra le scriventi OO. SS. e la Direzione Risorse Umane di CARIME avente ad oggetto l’ennesimo intervento organizzativo deciso dall’Azienda e riguardante la sospensione dell’attività di cassa pomeridiana per il periodo 4/7 – 2/9/2016. Tale intervento interesserà 19 Sportelli e complessivamente coinvolgerà 74 Colleghi.
Durante l’incontro, contrattualmente previsto, l’Azienda non ha ritenuto di accogliere la proposta delle OO. SS. di giungere alla condivisione di una specifica regolamentazione per la gestione delle ricadute sul Personale, conseguenti alla suddetta chiusura dell’operatività di cassa.
Pertanto, l’attuazione dell’intervento organizzativo in questione dovrà essere regolato necessariamente nell’ambito delle norme di CCNL e degli accordi aziendali vigenti, rispetto ai quali NON TOLLEREREMO VIOLAZIONI DI ALCUN GENERE!
Abbiamo rappresentato all’Azienda tutta la nostra contrarietà all’intervento deciso, frutto esclusivo del sottodimensionamento degli organici di CARIME. Tale iniziativa costituisce un modo molto discutibile di affrontare questa gravissima criticità e sembra preludere a prossime chiusure di sportelli, con conseguente ulteriore abbandono di territori ed economie del meridione.
In CARIME si preferisce “arrancare” con improvvisati interventi di brevissimo respiro, piuttosto che investire nel medio e lungo termine!
All’attuale Management di CARIME, prima dell’avvento della “banca unica” di UBI, non ci rimane che ricordare che: UN FUTURO DI SVILUPPO SI COSTRUISCE CON GLI INVESTIMENTI NELLE RISORSE UMANE E NELLE ATTIVITA’ DI IMPRESA E NON CON CONTINUE DISMISSIONI E RIDUZIONI DEI FATTORI PRODUTTIVI.
UNO SCATTO D’ORGOGLIO E’ ANCORA POSSIBILE …