Si è tenuto ieri a Torino il consueto incontro annuale riepilogativo delle attività di FORMAZIONE effettuate nel 2015 e di presentazione del piano formativo per il 2016.
Abbiamo preso atto dei dati forniti dall’Azienda e da UBI Academy, che cura tali attività per tutto il Gruppo UBI, e abbiamo, in via prioritaria, sottolineato l’esigenza di potenziare e implementare le attività formative relative agli aspetti normativi riguardanti il nostro lavoro, preferibilmente utilizzando modalità di corsi in aula rispetto alla formazione a distanza (FAD), sulla cui efficacia sono state ribadite tutte le riserve già espresse nel corso dei precedenti incontri, soprattutto in considerazione delle difficoltà della fruizione dei corsi FAD durante l’ orario di lavoro.
Nella stessa occasione abbiamo richiesto di rispettare, nella programmazione dell’attività formativa, le esigenze dei colleghi/e in regime di part-time, affinché gli stessi non si vedano costretti ad allungare il proprio orario di lavoro solo per completare i corsi.
Per quanto concerne il CLIMA AZIENDALE, per l’ennesima volta siamo stati costretti a denunciare la continua violazione del Protocollo 26/11/2010.
Nonostante le reiterate segnalazioni presentate all’Azienda da parte delle scriventi OOSS, continuiamo ad assistere a comportamenti provocatori ed in palese violazione delle previsioni dell’Accordo Sindacale di cui sopra.
Si citino, ad esempio:
-la produzione compulsiva e incontenibile, da parte delle varie direzioni territoriali, di reportistica da compilare sempre con “estrema urgenza”, e con assoluta priorità, senza però sottrarre energie e tempo all’ ordinaria operatività di filiale;
-riunioni convocate con frequenza maniacale;
-presentazione, durante le riunioni, compresi gli on-boarding, di collezioni di dati sciorinati in pubblico per creare antipatiche competizioni tra colleghi, classifiche comparative tra filiali inutilmente umilianti e di poca efficacia;
-soffocanti ed esasperanti chiamate telefoniche per sollecitare vendite e collocazioni di prodotti.
Quello che ci lascia più amareggiati, però, è l’ atteggiamento supponente, arrogante, fintamente incredulo, dimostrato dai rappresentanti aziendali, sia di Bre che di Ubi, presenti all’incontro di ieri, a fronte delle nostre rimostranze.
Da anni ripetiamo che non si può pensare di superare le difficoltà congiunturali solo attraverso l’inasprimento del clima aziendale e l’aumento delle pressioni commerciali ma, evidentemente, il messaggio non viene correttamente recepito o non vuole essere correttamente recepito a tutti i livelli.
Non dovrebbe essere necessario farlo, ma lo RICORDIAMO: i risultati si ottengono esclusivamente con un clima di collaborazione, rispetto reciproco e toni educati.
Non dovrebbe essere necessario farlo, ma LO RICORDIAMO: quegli stessi rappresentanti aziendali che richiedono ai dipendenti uno sforzo sempre maggiore per aiutare l’azienda a”fare utili”, non devono PIU’ tollerare gli atteggiamenti di chi, pur di farsi bello di fronte ai vertici aziendali con una pagella piena di bei voti, fomenta in modo subdolo, ma non sempre, silenzioso la violazione di regole di correttezza e di etica professionale, da parte dei colleghi che devono raggiungere i budget ad ogni costo.
Invitiamo pertanto tutti i Colleghi/e al rispetto della normativa e a segnalare regolarmente ai propri referenti sindacali ogni violazione e ogni comportamento improprio da parte dei propri superiori.
Da parte nostra vigileremo affinché l’Azienda, pur nel perseguimento dei propri obiettivi commerciali, intervenga concretamente e cambi, finalmente, direzione , pretendendo il rispetto dell’ accordo sindacale vigente e della normativa in essere e dell’etica professionale, da parte di tutti i dipendenti, soprattutto da chi è preposto a coordinare per raggiungere obiettivi.
Durante l’incontro di ieri l’azienda ci ha confermato un’ ulteriore riduzione dei tassi debitore per tutti i dipendenti della Banca Regionale Europea.
La variazione, per i mutui prima casa, sarà operativa dal primo aprile p.v. e vedrà applicata la riduzione dello 0,25% sui tassi attualmente in essere, ovvero:
-Mutuo prima casa a 25 anni: da 1,95% a 1,70%
-Mutuo prima casa a 20 anni: da 1,75% a 1,50%
La riduzione riguarderà anche il tasso creditore e, di conseguenza, il tasso debitore per i prestiti chirografari discrezionali e non discrezionali e per gli affidamenti in conto corrente MA sarà operativa solo dal 30 giugno p.v. e sarà dello 0,25%.
L’azienda ha inoltre comunicato che provvederà a contattare i dipendenti ex Banco San Giorgio titolari di mutui prima casa le cui condizioni non risultano essere in linea con quelle applicate agli altri dipendenti.