Si è svolta mercoledì 25 novembre in ABI la riunione per il rinnovo del testo unico sulle libertà sindacali del settore, in scadenza al 31 e già oggetto di disdetta.
Il nuovo Presidente del Comitato Affari Sindacali e Lavoro dell’Abi Eliano Omar LODESANI, in occasione del primo incontro con il sindacato dopo la sua nomina, ha illustrato la recente iniziativa assunta dal settore verso quattro banche italiane che versano in una difficile situazione economica, per arginare la quale si è riusciti – in breve tempo – a mettere in campo importanti risorse da parte del sistema bancario nazionale.
Secondo Lodesani questo scenario impone una riflessione sui grandi cambiamenti intervenuti rispetto al passato e ci rimanda alla capacità ed alla necessità di un percorso comune – tra ABI e sindacati bancari – per affrontare meglio situazioni, anche inaspettate, che potrebbero accadere in un futuro più o meno vicino.
Il Dott. Lodesani ha poi sottolineato l’importanza di condividere una vera e propria agenda, a partire dalla riunione odierna, per andare speditamente alla firma dell’accordo sul Fondo per l’Occupazione, dell’articolato del nuovo CCNL, al rinnovo dell’accordo Nazionale sui Rappresentanti per la Sicurezza e al confronto in tema di conciliazione di tempi di vita e lavoro, auspicando, all’interno di questo percorso, di porre anche le basi per il prossimo rinnovo del contratto nazionale di lavoro, a partire dagli inquadramenti.
In particolare sulle libertà sindacali, l’Abi ha avviato il confronto con una posizione finalizzata a ottenere un risparmio complessivo sulle agibilità sindacali, anche attraverso un riequilibrio complessivo nella loro distribuzione.
Inoltre, l’ABI ha proposto l’inserimento nell’accordo da rinnovare, del limite del 5% di rappresentatività, al di sotto del quale introdurre precisi vincoli alla presenza ai tavoli contrattuali.
Le Organizzazioni Sindacali hanno replicato al Presidente del CASL, in merito alla sua disamina del settore, sottolineando che molte situazioni, come ad esempio quelle delle banche in crisi e per cui si è dovuto intervenire, sono state causate da scelte e politiche commerciali aggressive di manager che mai sono chiamati a rispondere delle loro responsabilità, lasciando poi le aziende al loro destino e i lavoratori a far fronte ai disastri che hanno procurato. Il sindacato ha quindi ribadito come non siano accettabili ulteriori sacrifici a carico dei lavoratori bancari.
Nell’ambito delle proposte tecniche espresse dall’ABI, le Segreterie Nazionali hanno invece sostanzialmente condiviso un’impostazione per il rinnovo del testo dell’accordo sulle libertà sindacali che preveda il riequilibrio dei criteri per il calcolo dei permessi e in termini di rappresentatività, rilevando però come le proposte presentate da ABI fossero insufficienti.
Una scelta di responsabilità delle Organizzazioni Sindacali nella gestione di tale questione, rispetto alla quale si è comunque sottolineata la necessità di garantire i diritti sindacali fondamentali, sia alle singole sigle sindacali che ai lavoratori in quanto tali, compresi quelli che operano in filiali a orario prolungato o con organici estremamente ridotti.
Al termine della discussione è stato quindi sottoscritto il nuovo accordo sulle libertà sindacali per il settore ABI, che avrà scadenza il 31 dicembre 2018 e prevede una nuova distribuzione del monte ore a disposizione delle varie sigle.