Come noto, il Consiglio dei Ministri dell’11 giugno 2015 ha approvato sei nuovi Decreti attuativi del Jobs Act.
La libertà pressoché assoluta di demansionare nonché di effettuare controlli a distanza sul lavoro che si introducono con questo intervento legislativo, rappresentano un nuovo e grave attacco alla dignità del lavoro ed alla professionalità dei lavoratori, oltre che un impoverimento dello Statuto dei lavoratori che ha rappresentato per anni un baluardo di legalità e civiltà per tutti i lavoratori.
Ciò che è stato fortemente osteggiato nel corso della trattativa di rinnovo del contratto nazionale di Settore viene ora introdotto, forzosamente, attraverso un dettato normativo che bypassa la volontà e l’agire delle Parti contrattuali e che coinvolge tutti i lavoratori italiani.
La risposta del fronte sindacale sarà ancora una volta compatta e forte nel combattere delle norme che vanno a minare strutturalmente la dignità del lavoro.