Le scriventi Segreterie Nazionali hanno siglato, per conformità e presa visione, il testo di un’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Nazionale del credito, che per essere sottoscritta dovrà avere il consenso dalle lavoratrici e dei lavoratori chiamati ad esprimersi nel corso delle assemblee di prossima indizione.
Dopo un negoziato durato un anno e mezzo, fatto di disdette, scioperi, proroghe, strappi e faticose ricuciture, abbiamo ritenuto di poter convergere su un’ipotesi di accordo che scongiura l’imminente disapplicazione del nostro Ccnl e che, al tempo stesso, reagisce con successo al tentativo di Abi di demolire l’Area contrattuale e di azzerare strutturalmente istituti conquistati in decenni di contrattazione, peggiorando la vita professionale e la condizione retributiva della categoria.
Al termine di mesi di discussione sulla necessità di mantenere un “sistema bancario” al servizio del Paese, che ci ha contrapposti alla pretesa messa in campo da molti banchieri di fare impresa a prescindere da principi di responsabilità sociale, abbiamo, innanzitutto, ottenuto di riaffermare l’unità della categoria e l’importanza, strategica anche per l’economia italiana, di un unico perimetro di tutela della stessa.